Il califfo (in arabo خليفة, khalīfa, ossia «vicario, reggente, facente funzione, successore, sostituto») è il nome dato a un sovrano musulmano che governa un regno chiamato califfato, cioè un monarca che pretende di essere il successore politico come «vice», il titolo che Abū Bakr assunse quando succedette a Maometto come leader del dominio arabo musulmano nel 632.[1]
Costituisce la massima magistratura islamica (con una rilevanza eminentemente politica, anche se non esente da risvolti spirituali), ma non è prevista nel Corano e neanche nella Sunna di Maometto. Fu infatti realizzata in modo del tutto originale da alcuni fra i primissimi compagni di Maometto nella stessa giornata della sua morte, l'otto giugno 632 (corrispondente al 13 rabīʿ I dell'11 dell'egira).[2]