Caligola (Gaio Cesare) | |
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Imperatore romano | |
Busto di Gaio Cesare Germanico, detto Caligola (Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen)[N 1] | |
Nome originale | Gaius Iulius Caesar Germanicus (alla nascita) Gaius Iulius Caesar Augustus Germanicus (dopo l'ascesa al potere imperiale) |
Regno | 18 marzo 37 – 24 gennaio 41 |
Tribunicia potestas | 4 anni:[1] la prima volta (I) al momento dell'assunzione al trono nel 37 e poi rinnovatagli ogni anno, fino al 41.[2] |
Titoli | Pater Patriae nel 37[2] |
Salutatio imperatoria | 1 sola volta, al momento della assunzione del potere imperiale, nel 37.[2] |
Nascita | 31 agosto 12 Anzio |
Morte | 24 gennaio 41 (28 anni) Palatino, Roma |
Sepoltura | incerta (Horti Lamiani o Mausoleo di Augusto) |
Predecessore | Tiberio |
Successore | Claudio |
Coniuge | Giunia Claudia (33-36) Livia Orestilla (37-38) Lollia Paolina (38-39) Milonia Cesonia (39-41) |
Figli | Giulia Drusilla (da Milonia Cesonia) Tiberio Gemello (adottivo) |
Gens | Iulia |
Dinastia | Giulio-claudia |
Padre | Germanico Giulio Cesare |
Madre | Agrippina maggiore |
Consolato | 4 volte:[2] nel 37,[3] 39,[4] 40[5] e 41.[2] |
Pontificato max | nel 37[2] |
Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico (in latino Gaius Iulius Caesar Augustus Germanicus;[6] nelle epigrafi: C·CAESAR·AVG·GERMANICVS·PON·M·TR·POT[7]; Anzio[8], 31 agosto 12[9] – Roma[10], 24 gennaio 41[10]), regnante con il nome di Gaio Cesare[11] e meglio conosciuto con il soprannome di Caligola,[N 2] è stato il terzo imperatore romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia. Regnò per meno di quattro anni[12] dal 37 al 41, anno della sua morte.
Le fonti storiche hanno tramandato di Caligola un'immagine di despota, sottolineandone stravaganze,[13] eccentricità e depravazione. Lo si accusa di aver dilapidato il patrimonio accumulato dal predecessore,[14] per quanto ciò avvenisse anche per ottemperare ai lasciti testamentari stabiliti da Tiberio e per offrire al popolo giochi, denaro e cibo.[15] Le sue stravaganze, ispirate all'autocrazia dei monarchi orientali ellenistici[16] e al disprezzo per la classe senatoria, non furono molto diverse dalla vendetta che Tiberio stesso mise in atto negli ultimi anni del suo principato.[17] D'altra parte ci sono aspetti che indicano che la sua amministrazione iniziale ebbe anche lati positivi, come la riduzione della tassa sulle vendite (centesima rerum venalium)[18] e la realizzazione e ristrutturazione di alcune opere pubbliche.[19] Negli ultimi tempi diede segni di squilibrio mentale, tanto da indurre a credere che soffrisse di una malattia degenerativa.[20] Fu assassinato a 28 anni da alcuni soldati della guardia pretoriana.[21]
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