Campagna della Malesia parte del teatro del Pacifico della seconda guerra mondiale | |
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Truppe giapponesi avanzano a Kuala Lumpur | |
Data | 8 dicembre 1941 - 31 gennaio 1942 |
Luogo | Malesia britannica |
Esito | Vittoria strategica dei giapponesi, che spianarono la strada per la conquista di Singapore |
Modifiche territoriali | Conquista giapponese della Malesia |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
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La campagna della Malesia si svolse tra l'8 dicembre 1941 e il 31 gennaio 1942 nella Malesia britannica, tra le truppe dell'Impero giapponese e quelle dell'Impero britannico, nell'ambito della seconda guerra mondiale nell'oceano Pacifico. Le operazioni furono inizialmente collegate all'invasione giapponese della Thailandia e si conclusero con la vittoria delle truppe nipponiche. La conseguente occupazione giapponese del territorio malese, che durò fino alla fine della seconda guerra mondiale, aprì la strada alla strategicamente fondamentale conquista di Singapore. L'invasione avvenne a poche ore dall'attacco di Pearl Harbor, con il quale i giapponesi trascinarono gli Stati Uniti nella guerra del Pacifico, teatro orientale della seconda guerra mondiale.
La lunga occupazione giapponese favorì in Malesia la nascita di un forte movimento indipendentista che porterà nel secondo dopoguerra alla rivolta e alla conseguente indipendenza del Paese. Tutte le varie battaglie terrestri videro la sconfitta delle truppe del Commonwealth ed un largo uso delle biciclette da parte delle truppe giapponesi, comunque ben dotate anche di mezzi corazzati. La campagna fu disastrosa per gli Alleati sotto tutti i punti di vista, riuscendo a rallentare in modo irrilevante l'avanzata giapponese nonostante avessero a proprio favore una forte preponderanza numerica di truppe.