Campagna piemontese in Italia centrale parte del Risorgimento | |
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Entrata truppe sabaude a Perugia 1860 | |
Data | settembre - ottobre 1860 |
Luogo | Italia centrale e meridionale |
Causa | Contenimento dei disordini nello Stato Pontificio e nel Regno delle Due Sicilie successivi alla seconda guerra d'indipendenza italiana |
Esito | vittoria piemontese |
Modifiche territoriali | Annessione delle Legazioni pontificie dell'Umbria, delle Marche e del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna. Nascita del Regno d'Italia. |
Schieramenti | |
Comandanti | |
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«Soldati, vi conduco contro una masnada di briachi stranieri che sete d'oro e vaghezza di saccheggio trasse nei nostri paesi. Combattete, disperdete inesorabilmente que' compri sicari, e per mano vostra sentano l'ira di un popolo che vuole la nazionalità e la sua indipendenza. Soldati, l'inulta Perugia domanda vendetta e, benché tarda, l'avrà.»
La campagna piemontese in Italia centrale si svolse tra il settembre e l'ottobre 1860 durante i più vasti eventi del Risorgimento.
La campagna vide l'invio di un contingente militare da parte del Regno di Sardegna contro lo Stato Pontificio. Il casus belli fu l'intervento contro la repressione da parte dell'Esercito pontificio dei moti rivoluzionari favorevoli all'Unità d'Italia che si erano avuti nei primi giorni di settembre in concomitanza con l'ingresso di Garibaldi a Napoli.
In seguito, l'operazione fu estesa al Regno delle Due Sicilie, ufficialmente per ristabilire l'ordine ed evitare che l'esercito garibaldino proclamasse una repubblica indipendente e muovesse contro il papa.