Campagne partiche di Marco Antonio

Campagne partiche di Marco Antonio
parte delle Guerre romano-partiche
Mappa della campagna partica di Marco Antonio del 36 a.C.
Data3733 a.C.
LuogoArmenia, Media Atropatene e Mesopotamia settentrionale
EsitoFallimento della conquista dell'Impero partico
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
circa 100.000 uomini in totale di cui:
50.000 legionari divisi in sedici legioni[1],
16.000 cavalieri armeni[1],
30.000 alleati orientali[1]
Dati non disponibili
Perdite
24.000 morti e dispersi[2]Dati non disponibili
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Le campagne partiche di Marco Antonio furono combattute nel 37-33 a.C. nell'Oriente ellenistico dal corpo di spedizione romano guidato da Marco Antonio contro l'Impero partico. Costituirono il tentativo di vendicare la disfatta subita da Marco Licinio Crasso nella battaglia di Carre del 53 a.C. e di assoggettare in modo definitivo la pericolosa potenza orientale.

Preceduta da una serie di operazioni preliminari tra il 40 e il 38 a.C. per respingere l'invasione partica delle province romane d'Oriente, la grande campagna partica di Marco Antonio del 36 a.C., condotta secondo i piani strategici predisposti anni prima da Gaio Giulio Cesare, si concluse con un grave insuccesso. Dopo un'avanzata iniziale, Marco Antonio dovette ripiegare in difficili condizioni e sotto gli attacchi nemici; il condottiero riuscì a salvare il suo esercito ma non poté infliggere una sconfitta definitiva ai Parti. Negli anni seguenti il triumviro ottenne alcuni successi in Armenia ma dovette rinunciare a nuove invasioni a causa del precipitare dei rapporti politici con il rivale Cesare Ottaviano.

  1. ^ a b c Ferrero,  vol. III, p. 425.
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GF441

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