La Campania antica (spesso identificata come Campania felix o anche ager Campanus) era originariamente il territorio della città di Capua antica nel periodo romano; in seguito si estese a comprendere anche le pianure e le fasce pedemontane dei diversi municipi confinanti. Fu un territorio molto vasto se confrontato a quello delle altre città italiche del periodo romano e pre-romano, ma le sue dimensioni erano inferiori a quelle della moderna (e omonima) regione Campania.
La Campania antica si estendeva dalle pendici del monte Massico (a nord) fino a lambire a sud i Campi Flegrei e l'area vesuviana. Inizialmente includeva anche l'ager Falernus, poi fu fortemente ridimensionato da Roma a causa dell'alleanza della città di Capua con Annibale.
I principali centri abitati di tale regione storica furono (in ordine alfabetico) Acerrae, Atella, Baia, Cales, Caprae, Capua, Cumae, Liternum, Miseno, Neapolis, Nola, Nuceria Alfaterna, Oplontis, Pompeii, Puteoli, Salernum, Sorrentum e Stabiae. Grazie alla vicinanza al mare e alla fertilità del terreno, dovuto sia alla presenza del fiume Volturno che all'attività vulcanica, si meritò il nome di Campania felix e divenne importante luogo di villeggiatura per l'antica aristocrazia romana.