Campidoctor

Campidoctor
Descrizione generale
AttivaII secolo a.C. - VI secolo
NazioneRepubblica romana
Impero romano
Impero bizantino
ServizioEsercito romano
Tipocenturione, spesso di una coorte pretoriana o degli equites singulares
RuoloAddestrare la truppa
Dimensione1 per legione o unità ausiliaria
Guarnigione/QGCastrum
Battaglie/guerreGuerre cimbriche
Guerre civili romane
Guerra dacica
Guerra britannica
Invasioni barbariche
Guerre romano-persiane
DecorazioniDona militaria
Parte di
Legione romana

Truppe ausiliarie

Comandanti
Comandante correnteCenturione
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Il Campidoctor o magister campi ed a volte identificabile con l'exercitator[1] era una figura dell'esercito romano altamente specializzata. Si trattava di colui che doveva addestrare le truppe, normalmente un centurione,[2] spesso di una coorte pretoriana[3] o degli equites singulares.[4] Troviamo anche evidenze epigrafiche di un campidoctor presente in un numerus di truppe ausiliarie.[5] Questa sua specifica funzione rientrava nella categoria di quei soldati (tra fanti, cavalieri e classiarii) chiamati principales ovvero coloro che, possedendo capacità specializzate o funzioni di rilievo tra i comuni milites, erano esentati dai più noiosi e pericolosi compiti che gli altri dovevano svolgere, quali lo scavo di un fossato o il pattugliamento dei bastioni. Aveva, inoltre, paga doppia (duplicarius).[6] Questa figura militare esisteva ancora al tempo di Ammiano Marcellino (metà del IV secolo).[7]

  1. ^ CIL VI, 31150; CIL III, 3395, CIL III, 3470, CIL III, 14477, CIL VI, 273, CIL VI, 32647, CIL VI, 273, CIL VI, 32647, CIL VI, 3365 (p 3844).
  2. ^ CIL VI, 224 (p 3004, 3755); CIL VI, 31154; AE 1951, 184.
  3. ^ CIL VI, 533 (p 3005, 3757); CIL VI, 2658; CIL VI, 2697 (p 3370); AE 1957, 296.
  4. ^ CIL II, 4083 (p 972).
  5. ^ AE 2007, 1270.
  6. ^ G.Cascarino, L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. II - Da Augusto ai Severi, Rimini 2008, pp. 48-54 e 84-86; Y.Le Bohec, L'esercito romano da Augusto alla fine del III secolo, Roma 2008, pp. 280-284.
  7. ^ Ammiano Marcellino, Storie, XV, 3.10.

Developed by StudentB