Campo (fisica)

Il modulo del campo elettrico circondante due cariche uguali. Le aree più chiare hanno valori maggiori. La direzione del campo non è rappresentata.
Cariche opposte.

In fisica, il campo è un'entità che esprime una grandezza come funzione della posizione nello spazio e nel tempo, o, nel caso relativistico, nello spaziotempo.[1]

Più semplicemente, può essere definito come l'insieme dei valori che una data grandezza assume nello spazio. Il teorema di Helmholtz è fondamentale per la comprensione dei campi in quanto fornisce una classe di parametri che li determinano univocamente.

Un campo può essere scalare, spinoriale, vettoriale o tensoriale, a seconda del tipo di grandezza rappresentata. Per esempio, il campo gravitazionale può essere modellato intuitivamente come campo vettoriale dove un vettore indica l'accelerazione esercitata su una massa in ogni punto (anche se, più propriamente, esprime la forza che agisce su una massa unitaria e non un'accelerazione). Altri esempi sono il campo di temperatura o quello della pressione atmosferica, che sono spesso illustrati tramite le isoterme e le isobare.

Nel caso di un campo di forze, come il campo gravitazionale e il campo elettrico, il concetto di campo è strettamente correlato con quello di interazione a distanza.

  1. ^ John Gribbin, Q is for Quantum: Particle Physics from A to Z, Londra, Weidenfeld & Nicolson, 1998, p. 138, ISBN 0-297-81752-3.

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