Capitale sociale (economia)

Il capitale sociale (o capitale di rischio), in economia aziendale, è il capitale conferito nella società da parte dei soci e che viene impiegato per il conseguimento dell'oggetto sociale (a meno che esso non venga impiegato nella costituzione di riserve). Essendo "di rischio", il capitale può essere anche perso interamente o aumentato se le attività generano profitti/utili dai ricavi. Il capitale è indicativo delle risorse su cui l'azienda può contare da parte dei propri azionisti. Viene anche detto "di rischio" poiché, in caso di cessazione della attività, una volta liquidato l'attivo vengono prima rimborsate tutte le passività secondo il loro grado di privilegio, ed infine per ultimo il capitale sociale - che è quindi maggiormente a rischio.

Il capitale sociale può essere formato da beni tangibili (denaro, edifici, terreni, veicoli, macchinari...) e intangibili (e.g. brevetti), tutti beni liquidabili tramite per esempio la vendita a compratori o in un'asta e hanno un valore in denaro (in inglese, si dicono "asset"). Per convenzione contabile, è una voce del passivo dello stato patrimoniale di ammontare pari ai conferimenti in denaro, di beni in natura o di crediti da parte dei titolari di una società di capitali. La cifra del capitale sociale è una quota ideale del patrimonio netto che è rappresentato dalla differenza positiva tra le attività e le passività reali della società. Simili dati si trovano indicati nei vari report finanziari (e.g. il foglio di bilancio) e sono resi pubblici per motivi di information disclosure/trasparenza informativa.


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