Captain Beefheart | |
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Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Blues rock[1][2] Rock sperimentale[3][4] |
Periodo di attività musicale | 1964 – 1982 |
Strumento | voce, armonica a bocca, sax, clarinetto, flauto |
Album pubblicati | 39 |
Studio | 13 |
Live | 7 |
Raccolte | 19 |
Sito ufficiale | |
Captain Beefheart, pseudonimo di Don Van Vliet[5] (Glendale, 15 gennaio 1941 – Arcata, 17 dicembre 2010), è stato un musicista, cantautore e pittore statunitense.
Fu tra i precursori e maggiori esponenti del rock sperimentale statunitense.[6] La sua esperienza musicale si sviluppò insieme a un folto gruppo di musicisti, variabile nel tempo, conosciuto come "The Magic Band" e che fu in attività da metà degli anni sessanta ai primi anni ottanta. Van Vliet fu il principale autore delle canzoni, cantante e armonicista, con una forte attitudine per il rumorismo e il free jazz. Le sue composizioni sono caratterizzate da un'originale mistura di tempi dispari delle partiture e di testi surreali. Van Vliet è anche conosciuto per il suo rapporto dittatoriale con gli altri musicisti e per l'enigmatica relazione con la quale si rapportava al suo pubblico.
Approdò nel gruppo che di lì a poco sarebbe diventato la Magic Band nel 1965, diventandone il leader. Le loro prime canzoni mischiavano blues e rock — che rimarranno i due generi di riferimento per il gruppo — ma con il passare del tempo, adottarono gradualmente un approccio sempre più sperimentale.[7] Nel 1969 venne pubblicato il loro album più conosciuto e apprezzato, Trout Mask Replica, prodotto dall'amico d'infanzia di Van Vliet, Frank Zappa. Questo lavoro è tuttora considerato una pietra miliare della musica rock.[8][9] Van Vliet pubblicò diversi altri album negli anni settanta, con molte variazioni nella Magic Band e, verso la fine di quel decennio, ne cambiò completamente la formazione pubblicando, tra il 1978 e il 1982, gli ultimi tre album, ricevendo un buon successo di critica ma scarso riscontro di vendite. Dopo aver annunciato quindi la fine della sua carriera musicale, dal 1982 si è presentato raramente in pubblico, preferendo una vita ritirata nella contea di Humboldt nel nord della California, dove si è concentrato sulla sua attività di pittore. Il suo interesse per le arti visuali, in realtà cominciò durante l'infanzia, quando era considerato una giovane promessa della scultura. Il suo lavoro mostra una certa affinità con l'astrattismo neo-primitivo e con l'espressionismo estetico.
Van Vliet soffriva di sclerosi multipla, malattia che divenne aggressiva negli ultimi anni della sua vita, passati nel sud della California. Alcuni degli ex-musicisti hanno riformato la Magic Band per dei concerti tenutisi tra il 2003 ed il 2006, i cui ricavati sono andati a favore della ricerca sulla malattia di cui l'artista era affetto. Van Vliet è morto il 17 dicembre 2010.