Carlo Gesualdo

Carlo Gesualdo
Particolare della Pala del Perdono che mostra l'unico ritratto ad oggi considerato autentico di Carlo Gesualdo[1][2]
Principe di Venosa
Stemma
Stemma
In carica1596 –
1613
Altri titoliConte di Conza
Signore di Gesualdo
NascitaVenosa, 8 marzo 1566
MorteGesualdo, 8 settembre 1613 (47 anni)
Luogo di sepolturaChiesa del Gesù Nuovo
DinastiaGesualdo
PadreFabrizio II Gesualdo
MadreGeronima Borromeo
ConiugiMaria d'Avalos
Eleonora d'Este
FigliEmanuele
Alfonsino
ReligioneCattolicesimo

Carlo Gesualdo, noto anche come Gesualdo da Venosa (Venosa, 8 marzo 1566Gesualdo, 8 settembre 1613), è stato un compositore italiano e membro della nobiltà del Regno di Napoli del tardo Rinascimento[3].

Discendente di Guglielmo di Gesualdo e di una famiglia che vantava origini normanne, principe di Venosa, conte di Conza, barone di Montefusco, Gesualdo è conosciuto soprattutto per l'omicidio eseguito nel 1590 ai danni della sua prima moglie Maria d'Avalos e del suo amante, Fabrizio II Carafa, sorpresi in flagranza di adulterio.

Rappresentante accanto a Luzzasco Luzzaschi, Luca Marenzio e Claudio Monteverdi del madrigale italiano nella sua massima espressione, il suo status privilegiato gli consentì grande libertà artistica nella stesura delle sue composizioni. I suoi lavori, alcuni dei quali andati perduti e quasi interamente dedicati alla voce trattata in polifonia, inglobano sei raccolte di madrigali e tre raccolte di musica religiosa.[4]

La reputazione che si guadagnò il Gesualdo di principe compositore e assassino gli impedì di sprofondare completamente nell'oblio. Storici e musicologi sono rimasti presto affascinati dalla sua tumultuosa storia personale, circostanza che ha confezionato, attorno all'aristocratico, una vera e propria "leggenda nera" nel corso dei secoli, poi variamente ricostruita, interpretata e giudicata in ogni epoca successiva ponendo l'attenzione sui suoi valori morali.[5]

A partire dal 1950, la riscoperta delle sue partiture ha segnato l'inizio di un crescente interesse per il lavoro di Gesualdo. Direttamente accessibile e scevra da pregiudizi accademici, la sua musica raggiunge oggi un vasto pubblico grazie alla sua forza espressiva e originalità, in particolare nel campo armonico.[6] Il musicista ha ispirato anche vari compositori, che concordano nel considerarlo come un maestro dalla personalità ambigua e affascinante.

  1. ^ Misuraca (2000), p. 67.
  2. ^ Cogliano (2006), p. 148.
  3. ^ Cogliano (2006), p. 1.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore deu69
  5. ^ Deutsch (2010), p. 7.
  6. ^ Deutsch (2010), pp. 8-9.

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