Come re d'Etruria, la storiografia generalista ha talvolta attribuito a Carlo Lodovico la denominazione di "Ludovico II".[6] Tuttavia, atti ufficiali dell'epoca,[7] la monetazione,[8] la ritrattistica[9] e l'encomiastica[10] appaiono concordi nel designare il re bambino con il suo nome esteso di Carlo Lodovico, il più delle volte senza numerazione. Anche la più recente storiografia ha di fatto abbandonato la vecchia denominazione di "Ludovico II".[11]
^Dopo aver abdicato al titolo sovrano di duca di Lucca il 5 ottobre 1847, conservò la titolazione, con carattere esclusivamente onorifico, fino alla sua successione al trono del ducato di Parma.
^(ES) Madrid 24 de diciembre (PDF), in Gazeta de Madrid, n. 103, 24 dicembre 1799, p. 1096. URL consultato il 24 giugno 2024.
^Durante il periodo da Duca di Parma e Piacenza e Duca di Lucca
^Nonostante si legga talora l'appellativo di Carlo I, i documenti ufficiali del ducato riportano il suo nome come Carlo Lodovico: cfr. successive edizioni del Bollettino delle leggi della Provincia lucchese.
^Si vedano ad esempio Predari e Mateos Sáinz de Medrano, ed anche la scheda del SIAS sul regno d'Etruria ( Rossella Santolamazza, Regno d'Etruria, 1801 - 1807, su SIAS Sistema informativo degli Archivi di Stato, Istituto centrale per gli archivi. URL consultato il 24 giugno 2024).
^ Giovanni Babini et al., Omaggi alle maestà di Carlo Lodovico Re d'Etruria e Maria Luisa Infanta di Spagna Regina Reggente per l'apertura del Regio Liceo eretto nel Museo Reale di Fisica e di Storia Naturale di Firenze con Motuproprio del dì 20 Febbraio 1807, Firenze, Piatti, 1807.
^Pur non essendo la questione esplicitamente affrontata, la vecchia denominazione è ad esempio completamente ignorata dal Dizionario biografico degli italiani e dagli atti del convegno internazionale di Firenze del 2013, citati in bibliografia. Assai più drastico è l'araldista francese Hervé Pinoteau: «Le deuxième roi d'Étrurie fut Charles-Louis et non pas Louis II» ((FR) id. e Patrick Van Kerrebrouck, Clefs pour une somme : comportant l'index et la bibliographie de « La symbolique royale française » et du « Chaos français et ses signes », ainsi que des additions et corrections, La Roche-Rigault, PSR, 2011, p. 90, ISBN978-2-908571-61-5).