Carrozza ferroviaria

Una carrozza UIC-Z1.

La carrozza ferroviaria è un veicolo ferroviario non indipendente adibito al trasporto dei viaggiatori, inserito in numero variabile nella composizione dei treni; oltre agli ambienti destinati alla permanenza dei viaggiatori (generalmente seduti ma in certi treni è previsto possano effettuare tutto il viaggio in piedi), può comprendere una serie di servizi come le toilette, gli impianti di climatizzazione, aree bagagli e ristoro.

Le carrozze viaggiatori che compongono convogli detti di materiale ordinario (trazione solo negli assi delle locomotive, singola in testa o in coda al convoglio, oppure una in ambo le posizioni) sono normalmente del tipo a carrelli, ognuno dei quali comprende una coppia di assi non motorizzati, per un totale di quattro; le carrozze degli elettrotreni, invece, spesso hanno almeno uno dei due carrelli motorizzato, in tutte le carrozze o solo alcune.

Tra le carrozze è presente una passerella, detta "intercomunicante", che permette il passaggio dei viaggiatori e del personale ferroviario da una carrozza all'altra, proteggendoli dagli agenti atmosferici e dalla possibilità di caduta all'esterno mediante mantici a soffietto sulle carrozze più antiquate e di tipo tubolare su quelle più moderne.

Sono di lunghezza media di 26 metri per circa 4 metri d'altezza massima dal piano del ferro e 2,8 metri di larghezza, mentre a seconda della tipologia l'altezza delle porte d'incarrozzamento può variare tra 600 e 1200mm rispetto ad un marciapiede di 350mm. Queste misure sono in gran parte stabilite da normative concordate tra i maggiori operatori europei, raggruppati nell'UIC, Union Internationale des Chemins de Fer, il principale ente normativo europeo in campo ferroviario.

Le carrozze viaggiatori di convogli articolati (totalmente o parzialmente) sono invece dotate di carrello Jakobs (in genere a 2 assi) comune tra le due carrozze, che in questo caso sono spesso dette casse; tale carrello può essere anche motorizzato, ma in genere è solo portante sia per semplicità costruttiva sia per limitare il peso assiale.[1]
Le carrozze che appoggiano su uno o entrambi i lati su carrelli Jakobs sono in genere più corte delle carrozze normali, anche per la necessità di mantenere l'interperno tra i due carrelli conforme agli standard. Due casse accoppiate su carrello Jakobs possono inoltre non presentare porte interne di comunicazione tra di loro, realizzando un corridoio liberamente percorribile.

  1. ^ Nota: il carrello Jakobs, portando il peso complessivo di una carrozza - mezza da un lato e mezza dall'altro - ha già un carico pari a quasi il doppio di un carrello di una carrozza normale, che regge solo la metà della stessa; in caso di carrello Jakobs con anche funzione motrice, il peso sul binario esercitato da ciascun asse aumenterebbe ancora, a causa del peso del/dei motori.

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