Cartagine | |
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Rovine di Cartagine (Byrsa) | |
Nome originale | Qart-ḥadašt |
Cronologia | |
Fondazione | VIII secolo a.C. |
Fine | 146 a.C. |
Causa | Distruzione romana |
Rifondazione | 29 a.C. (Colonia Iulia Carthago) |
Fine | 698 |
Causa | Distruzione araba |
Amministrazione | |
Territorio controllato | Nord Africa, Sardegna (parziale), Sicilia occidentale, Corsica (parziale), Isole Baleari, costa della penisola iberica meridionale |
Dipendente da | Fenici (VIII-VII secolo a. C.), Autonoma (fino al 146 a.C.), Roma (fino al 439), Regno Vandalo (fino al 533), Impero Bizantino (fino al 698) |
Territorio e popolazione | |
Nome abitanti | Cartaginesi |
Lingua | punico |
Localizzazione | |
Stato attuale | Tunisia |
Località | Cartagine (sobborgo di Tunisi) |
Coordinate | 36°51′28.83″N 10°19′51.25″E |
Cartografia | |
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Sito di Cartagine | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | culturale |
Criterio | (II) (III) (IV) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1979 |
Scheda UNESCO | (EN) Site of Carthage (FR) Scheda |
Cartagine (in latino Carthago o Karthago; in greco antico: Καρχηδών?, Karchēdṓn) era un'antica città fenicia, tra le più importanti colonie puniche del Mediterraneo; all'epoca del suo massimo splendore fu capitale di un piccolo impero che includeva i territori sud-orientali della penisola iberica, la Corsica e la Sardegna sud-occidentale, la Sicilia occidentale e le coste della Libia. Il nome deriva dal fenicio 𐤒𐤓𐤕𐤇𐤃𐤔𐤕 <QRT ḤDŠT>, Qart-ḥadašt, "Città nuova", da intendere come "Nuova Tiro".[1]
Fondata nel IX secolo a.C. sulle sponde del Golfo di Tunisi come scalo commerciale fenicio, Cartagine crebbe rapidamente in popolazione ed importanza fino a rendersi indipendente dalla madrepatria, e giunse ad esercitare notevole influenza e controllo sul Mediterraneo occidentale e sul mar Tirreno. Dal III secolo a.C. entrò in contrasto con Roma, che le disputava il controllo sulla Sicilia, il dominio dei mari e in generale vedeva nella città punica una minaccia per la sua crescente egemonia e per la sua stessa sopravvivenza. Il contrasto sfociò in un conflitto armato, che vide le due città combattersi nelle tre guerre puniche con alterne vicende.
La seconda guerra punica fu dominata in un primo tempo dal generale cartaginese Annibale, che valicate le Alpi sconfisse più volte l'esercito romano, in particolare nella battaglia di Canne, che gli permise di restare padrone dell'Italia meridionale per 15 anni; tuttavia non riuscì a infliggere il colpo di grazia all'avversario. I Romani si riorganizzarono e risposero con le incursioni africane di Scipione, culminate nella vittoria su Annibale nella battaglia di Zama, che chiuse la guerra con il trionfo di Roma.
Al termine della terza guerra punica Cartagine fu conquistata e distrutta dalle legioni di Scipione Emiliano. Circa un secolo dopo, all'epoca di Giulio Cesare, i Romani la ricostruirono; la città rinata continuò a prosperare fin dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, divenendo parte prima del Regno vandalo e poi dell'Impero bizantino. Nel 698 d.C., Cartagine fu infine occupata dagli Omayyadi, che di fatto la spopolarono lasciando al suo posto solo un presidio militare e mettendo fine alla sua storia. I resti archeologici della città si trovano nel territorio della Cartagine moderna (Qarṭāj), piccola città della Tunisia, 16 km a nord-est di Tunisi.