Castore (astronomia)

Castore Aa / Ba
ClassificazioneStella bianca di sequenza principale
Classe spettraleA: A1V[1] + dM1e[2]
B: A5Vm[3] + dM1e[4]
C: M1V + M1V[5]
Distanza dal Sole49,15 al (15,071 pc)[6]
CostellazioneGemelli
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta07h 34m 35,873s[7]
Declinazione+31° 53′ 17,82″[7]
Lat. galattica22,4793°[1]
Long. galattica187,4410°[1]
Dati fisici
Raggio medioAa: 2,089 R[5]
Ba: 1,648 R[5]
Ca e Cb:[N 1] 0,62[3] R
Massa
Aa: 2,371 M[5]
Ab: 0,386 M[5]
Ba: 1,789 M
Bb: 0,387 M
Ca e Cb:[N 1] 0,60[3] M
Acceleraz. di gravità in superficie4,0[8] / 4,25 log g[8]
Temperatura
superficiale
  • Aa: 9420±100[3] /
    Ba: 8240±150 K[3]
    Ca e Cb: 3820±100 K[3] (media)
Luminosità
33,1[3] / 11,4[3] L
Indice di colore (B-V)0,00[3] / 0,13[3]
Metallicità+0,38  [Fe/H][8] / −0,15  [Fe/H][8]
Età stimataAB: 290 milioni di anni[5]
C: 300 milioni di anni[9]
Dati osservativi
Magnitudine app.Combinata: +1,58[10] o +1,59[1]
A: +1,93[11]
B: +2,97[12]
C: +9,27
Magnitudine ass.+1,05[3] / +2,05[3]
Parallasse66,35±0,036 mas[5]
Moto proprioAR: −191,45 mas/anno
Dec: −145,19 mas/anno[7]
Velocità radiale+6,0±0,9 km/s[13]
Nomenclature alternative
Castore, α Gem, 66 Gem, YY Gem, BD +32 1581/2, FK5 287, GCTP 1785.00, Gl 278, HD 60178/60179, HIP 36850, HR 2891, LTT 12038, SAO 60198.

Castore (α Gem / α Geminorum / Alfa Geminorum) è un sistema stellare visibile nella costellazione dei Gemelli. Avendo magnitudine compresa tra +1,58[10] e +1,59[1] è la seconda stella più brillante della costellazione[14], dopo Polluce, nonché la ventitreesima stella più luminosa del cielo notturno. Si trova a una distanza di circa 49 anni luce dalla Terra[5].

Castore è un sistema formato da sei componenti, disposte in tre differenti coppie. Le prime due, Castore A e Castore B, sono due binarie spettroscopiche appartenenti alle prime sottoclassi della classe spettrale A, separate fra loro da 5,5 secondi d'arco[5]. La terza coppia, Castore C o YY Geminorum, è formata da due nane rosse ed è separata dalle prime due da circa 70 secondi d'arco[15].

La stella dà il nome all'Associazione di Castore, un'associazione stellare che conta una sessantina di membri accertati, fra cui Vega e Fomalhaut, aventi una probabile origine comune[16][17][18].

I nomi delle due stelle più brillanti della costellazione dei Gemelli, nonché il nome della costellazione stessa, derivano dai gemelli della mitologia greca e figli di Leda, Castore e Polluce[10][19][20].

  1. ^ a b c d e (EN) Castor - Double or Multiple Star, su SIMBAD, Centre de données astronomiques de Strasbourg. URL consultato il 18 agosto 2013.
  2. ^ D. Pourbaix et al., n. 462, 2004: (EN) α2 Geminorum, in VizieR. URL consultato l'11 ottobre 2024.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l G. Torres e I. Ribas, 2002.
  4. ^ D. Pourbaix et al., n. 461, 2004: (EN) α1 Geminorum, in VizieR. URL consultato l'11 ottobre 2024.
  5. ^ a b c d e f g h i G. Torres et al., 2022.
  6. ^ Da parallasse.
  7. ^ a b c F. van Leeuwen, 2007.
  8. ^ a b c d Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Cayrel
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Chabrier
  10. ^ a b c (EN) T. Editors of Encyclopaedia Britannica, Castor, star, in Encyclopaedia Britannica, 10 novembre 2023. URL consultato il 4 aprile 2024.
  11. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore SIMBADA
  12. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore simbadb
  13. ^ D. S. Evans, 1967.
  14. ^ (EN) Robert Lea, Castor: Gemini's six-headed star, su Space.com, Future, 21 dicembre 2023. URL consultato il 6 maggio 2024.
  15. ^ W. D. Heintz, 1988.
  16. ^ D. Barrado y Navascues, 1998.
  17. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Elsanhoury
  18. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Vereshchagin
  19. ^ R. G. Aitken, 1933.
  20. ^ (EN) Castor and Pollux, su UALR TV, University Academy of Little Rock, 4 dicembre 2919. URL consultato il 4 aprile 2024.


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