Basilica Cattedrale di San Giusto Martire | |
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La facciata e il campanile | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Località | Trieste |
Indirizzo | Piazza della Cattedrale 2, 34121 |
Coordinate | 45°38′47″N 13°46′21″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Giusto di Trieste |
Diocesi | Trieste |
Consacrazione | 1385 |
Stile architettonico | romanico, gotico |
Inizio costruzione | 1302 |
Completamento | 1320 |
Sito web | www.sangiustomartire.it |
La basilica cattedrale di San Giusto Martire è il principale edificio religioso cattolico, nonché duomo della città di Trieste. Si trova sulla sommità dell'omonimo colle che domina la città.
Come viene riferito dalla maggior parte degli storici triestini, l'aspetto attuale della basilica deriva dall'unificazione delle due preesistenti chiese di Santa Maria e di quella dedicata al martire san Giusto, che vennero inglobate sotto uno stesso tetto dal vescovo Rodolfo Pedrazzani da Robecco[1] tra gli anni 1302 e 1320 per provvedere la città di una cattedrale imponente.
La prima notizia riguardante la cattedrale risale all'anno 1337, quando il campanile dell'ex chiesa di Santa Maria venne rivestito con uno spesso muro per poter sostenere il nuovo edificio. I lavori al campanile si conclusero nel 1343, ma quelli alla chiesa si protrassero praticamente fino alla fine del secolo. Il campanile in origine era più elevato, ma nel 1422 venne colpito da un fulmine e venne ridotto all'altezza attuale.
Dopo la definitiva dedizione della città all'Austria (1382), l'allora imperatore Leopoldo III nominò il primo vescovo tedesco di Trieste, Enrico de Wildenstein, che in data 27 novembre 1385 consacrò l'altare maggiore della cattedrale.
Nel novembre del 1899 papa Leone XIII la elevò alla dignità di basilica minore[2].