Cesare Battisti | |
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Cesare Battisti a Milano nel 1915 | |
Deputato dell'Impero Austriaco | |
Durata mandato | 17 luglio 1911 – 12 luglio 1916 |
Legislatura | XII |
Gruppo parlamentare | Socialista italiano |
Collegio | Tirolo 6-Trento |
Sito istituzionale | |
Deputato regionale del Tirolo | |
Durata mandato | 25 maggio 1914 – 12 luglio 1916 |
Legislatura | XI |
Gruppo parlamentare | Politici |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialdemocratico dei Lavoratori d'Austria Partito Socialista Italiano |
Titolo di studio | laurea in geografia |
Professione | Giornalista, geografo, politico |
Cesare Battisti | |
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Cesare Battisti sulla forcella del Montozzo con l'uniforme degli Alpini nel 1915 | |
Nascita | Trento, 4 febbraio 1875 |
Morte | Trento, 12 luglio 1916 |
Cause della morte | impiccagione |
Luogo di sepoltura | Mausoleo di Cesare Battisti, Trento |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Alpini |
Reparto | 6º Reggimento alpini |
Anni di servizio | 1915 - 1916 |
Grado | Tenente |
Comandanti | Luigi Cadorna |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor militare |
Altre cariche | geografo, giornalista, politico |
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Cesare Battisti (Trento, 4 febbraio 1875 – Trento, 12 luglio 1916) è stato un patriota, giornalista, geografo, politico e irredentista italiano.
Nacque il 4 febbraio 1875 a Trento nell'omonima provincia dell'Impero austro-ungarico (nell'allora Cisleitania, denominazione non ufficiale della parte occidentale austriaca), e fu deputato al Parlamento di Vienna, dove si batté per ottenere l'autonomia amministrativa del Trentino e la nascita di un'università italiana a Trieste, passando attraverso l'obiettivo intermedio della trasformazione dell'Università di Innsbruck da tedesca a bilingue.[1][2]
Fu, con Alcide De Gasperi, la personalità politica di maggior rilievo a Trento negli anni che antecedettero la prima guerra mondiale, ma su posizioni per molti aspetti fortemente divergenti.[3]
Direttore di giornali socialisti nella città natale, quando scoppiò il conflitto nel 1914 iniziò a sostenere, nelle conferenze in molte città italiane, la necessità dell'ingresso in guerra del Regno d'Italia contro gli Imperi centrali, schierandosi su posizioni simili a quelle di Gaetano Salvemini e Leonida Bissolati.
Con l'entrata in guerra dell'Italia nel 1915 si arruolò volontario nel Regio Esercito entrando nel Corpo degli Alpini. Venne catturato da truppe da montagna della Milizia imperiale austriaca, portato prigioniero a Trento, processato e giustiziato per alto tradimento nella fossa del castello del Buonconsiglio.
Con Guglielmo Oberdan, Damiano Chiesa, Fabio Filzi, Francesco Rismondo e Nazario Sauro è considerato tra le più importanti figure dell'irredentismo risorgimentale italiano ed eroe nazionale.