Cesario di Terracina

San Cesario
 

Diacono e martire

 
NascitaI secolo
MorteII secolo
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleDuomo di Terracina
Ricorrenza1º novembre e 21 aprile (Natale di Roma)
Attributidalmatica, Vangelo, palma del martirio e sacco
Patrono diSanto tutelare degli imperatori romani d'Occidente e d'Oriente (sostituì il culto di Gaio Giulio Cesare, di Cesare Ottaviano Augusto e dei divi Cesari); invocato contro gli annegamenti, le inondazioni dei fiumi (soprattutto il Tevere e il Panaro), per la difesa dai fulmini, da calamità telluriche e meteorologiche, e per la buona riuscita del parto cesareo); inoltre vedi lista dei 30 patronati nel mondo

Cesario, o Cesareo (I secoloII secolo), è stato un diacono e martire della Chiesa, venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. Secondo la tradizione sarebbe stato figlio di cittadini romani discendenti dalla rinomata Gens Iulia, stanziata a Cartagine durante la riorganizzazione dei territori africani da parte di Gaio Giulio Cesare. Convertito al cristianesimo e divenuto diacono, si è dedicato all'evangelizzazione. Nel corso di un viaggio verso Roma, Cesario è approdato a Terracina, dove - al tempo dell'imperatore Marco Ulpio Nerva Traiano - ha subito il martirio, chiuso in un sacco e gettato nel mare, per aver protestato contro una macabra usanza pagana.

A partire dal IV secolo, a seguito della traslazione delle sue spoglie da Terracina alla Domus Augustana sul colle Palatino, San Cesario è stato uno dei martiri più celebri e venerati a Roma (una celebrità confermata dal fatto che gli vennero dedicati molti santuari, oratori e monasteri); il suo nome è servito per soppiantare il culto pagano di Giulio Cesare, dell'imperatore Cesare Ottaviano Augusto e dei Divi Cesari (gli imperatori romani). In tal modo, San Cesario ha annunciato il nuovo carattere cristiano della potenza dei Cesari e il suo oratorio sul Palatino, nel cuore della Roma antica, è servito come punto di riferimento per la cristianizzazione dell'Impero. Il culto del santo è molto diffuso nel mondo, intensificato attraverso le varie traslazioni delle sue reliquie, donate dai papi, imperatori, re, santi, Padri della Chiesa, vescovi, duchi e cavalieri.


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