Ernesto Che Guevara | |
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Che Guevara ritratto da Alberto Korda | |
Ministro dell'Industria e dell'Economia di Cuba | |
Durata mandato | 23 febbraio 1961 – 1º aprile 1965 |
Capo del governo | Fidel Castro |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Joel Domenech Benitez |
Presidente della Banca centrale di Cuba | |
Durata mandato | 27 novembre 1959 – 23 febbraio 1961 |
Predecessore | Felipe Pazos |
Successore | Raúl Cepero Bonilla |
Dati generali | |
Partito politico | Movimento del 26 luglio (1955-1962) Partito Unito della Rivoluzione Socialista di Cuba (1962-1965) |
Titolo di studio | laurea in medicina |
Professione | medico, guerrigliero |
Firma |
Ernesto Guevara de la Serna | |
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Che Guevara in una foto scattata il 2 giugno 1959 | |
Soprannome | "Che", "Fuser" |
Nascita | Rosario, 14 giugno 1928 |
Morte | La Higuera, 9 ottobre 1967 |
Cause della morte | esecuzione sommaria |
Dati militari | |
Paese servito | Movimento del 26 luglio Cuba |
Forza armata | Esercito Ribelle Forze armate rivoluzionarie cubane Esercito di Liberazione Nazionale della Bolivia |
Anni di servizio | 1955 - 1967 |
Grado | Comandante |
Guerre | Rivoluzione cubana Crisi dei missili di Cuba Crisi del Congo Guerriglia del Ñancahuazú |
Campagne | Operazione Verano |
Battaglie | Attacco a El Uvero Battaglia di Las Mercedes Battaglia di Santa Clara Invasione della baia dei Porci |
Comandante di | Ufficiale comandante delle Forze armate rivoluzionarie cubane |
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«Hasta la victoria siempre. Patria o muerte.»
«Fino alla vittoria sempre. Patria o morte.[1]»
Ernesto Guevara de la Serna[2], più noto come il Che (el Che in spagnolo: pronuncia /el 'ʧe/), Che Guevara o semplicemente Che (Rosario, 14 giugno 1928[3] – La Higuera, 9 ottobre 1967), è stato un rivoluzionario, guerrigliero, scrittore, politico e medico argentino.
Guevara fu membro del Movimento del 26 luglio e dopo il successo della rivoluzione cubana assunse un ruolo nel nuovo governo, secondo per importanza solo a Fidel Castro, suo alleato politico. Nella prima metà del 1965 lasciò Cuba per attuare la rivoluzione socialista[4] in altri Paesi, prima nell'ex Congo belga (ora Repubblica Democratica del Congo), poi in Bolivia. L'8 ottobre 1967, a La Higuera (dipartimento di Santa Cruz), venne ferito e catturato da un reparto antiguerriglia dell'esercito boliviano assistito da forze speciali statunitensi costituite da agenti speciali della CIA. Il giorno successivo venne giustiziato sommariamente e mutilato delle mani nella scuola del villaggio. Il suo cadavere, dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande, fu sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi forensi argentini e cubani, autorizzata dal governo boliviano di Sanchez de Lozada, nel 1997. Da allora i suoi resti riposano nel mausoleo di Santa Clara di Cuba.
La figura di Guevara ha suscitato grandi passioni sia in suo favore sia contro: dopo la sua morte è divenuto un'icona dei movimenti rivoluzionari di sinistra, idolatrato oltre che dagli stessi cubani anche da tutti quelli che si riconoscevano nei suoi ideali.
La fotografia ritratto di Che Guevara, chiamata Guerrillero Heroico e opera di Alberto Korda, dopo la sua morte divenne una delle immagini più famose e riprodotte al mondo, nelle sue varie versioni, del XX secolo. Usata e riprodotta per scopi simbolici, artistici e pubblicitari,[5] è stata definita dal Maryland Institute College of Art come la foto più celebre di sempre.[6] Nonostante il successo commerciale, Korda non ne trasse alcun guadagno.[7]