La Chiesa arcivescovile maggiore (in latino Ecclesia archiepiscopalis maior) è una delle strutture istituzionali, previste dal codice dei canoni delle Chiese orientali (CCEO), in cui sono suddivise le Chiese cattoliche di rito orientale.
Dal punto di vista terminologico, l'espressione Ecclesia archiepiscopalis maior è quella in uso nel CCEO ed è stata utilizzata dai pontefici nelle bolle di erezione delle Chiese arcivescovili maggiori di Ernakulam-Angamaly dei siro-malabaresi[1], di Trivandrum dei siro-malankaresi.[2] e di Făgăraș e Alba Iulia dei rumeni[3]. In questi documenti si trova tuttavia anche l'espressione Archiepiscopatus Maior.
Arcivescovo maggiore è il titolo proprio che spetta agli arcivescovi a capo delle Chiese arcivescovili maggiori.[4]