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Christina Aguilera

Disambiguazione – Se stai cercando l'album omonimo, vedi Christina Aguilera (album).
Christina Aguilera
Christina Aguilera nel 2022
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereContemporary R&B[1][2]
Pop[2]
Dance pop[3]
Soul bianco[4][5]
Periodo di attività musicale1998 – in attività
EtichettaSony Music, RCA
Album pubblicati11
Studio9
Colonne sonore1
Raccolte1
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Sito ufficiale
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Christina María Aguilera (New York, 18 dicembre 1980) è una cantautrice, attrice, produttrice discografica, ballerina e modella statunitense.

Vincitrice di cinque Grammy Awards e due Latin Grammy Awards, ha collezionato più di 250 dischi tra oro, platino e multi platino vendendo, tra album e singoli, più di 90 milioni di dischi[6][7]. Descritta come un'intrattenitrice dalla triplice attitudine, spaziando dal canto, alla recitazione e al ballo,[8][9][10] Aguilera è stata inserita al 58º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone (la più giovane menzionata in tale lista[11]), è stata considerata da Billboard la 20ª artista migliore del decennio 2000-2010[12], ed è stata inserita nella lista delle 100 persone più influenti al mondo secondo la rivista Time nel 2013.[13] Aguilera ha inoltre vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui due Latin Grammy Awards, due Billboard Music Award, tre MTV Video Music Awards e due MTV Europe Music Awards.

Nel corso della carriera ha pubblicato nove album in studio, due dei quali in lingua spagnola, esordendo sei volte nelle prime dieci posizioni della Billboard 200 statunitense, e collaborato con numerosi artisti provenienti da differenti generi musicali, tra cui Maroon 5, Lady Gaga, Blake Shelton, Andrea Bocelli, A Great Big World, Ozuna, Demi Lovato, Nicki Minaj, Pink, Lil' Kim e Missy Elliott.

Il suo album di debutto, Christina Aguilera, pubblicato nel 1999, è l'album di maggior successo della cantante con i singoli nº 1 Genie in a Bottle, What a Girl Wants e Come on Over Baby (All I Want Is You) e 14 milioni di dischi venduti a livello mondiale.[14] Il disco le ha fatto vincere anche un Grammy Award come miglior artista emergente a soli 19 anni.[15] L'anno dopo pubblica un album in spagnolo, Mi reflejo, che le fa vincere un Latin Grammy Award, e uno natalizio, My Kind of Christmas.[16] Nel 2001 consolida la fama a livello mondiale grazie al brano Lady Marmalade, reinterpretato con Mýa, Pink, Lil' Kim e Missy Elliott.

Il suo secondo album di inediti, Stripped, pubblicato nel 2002, presenta un radicale cambio di musiche, testi e di look, per i quali la cantante ha ricevuto svariate critiche. Trainato dal contestato brano Dirrty, l'album è riuscito a rimanere nelle classifiche fino al 2004, grazie anche al successo degli altri singoli da esso estratti tra cui la ballata internazionale Beautiful che le fa vincere il terzo Grammy Award, la sigla della NBA Fighter, l'inno femminista Can't Hold Us Down e The Voice Within.

Christina Aguilera attua un nuovo cambiamento per il suo terzo album di inediti, Back to Basics, il cui tour ha incassato oltre 100 milioni di dollari nel mondo, creando il suo alter ego Baby Jane, ispirato al film Che fine ha fatto Baby Jane?. Dall'album sono stati estratti i singoli: Ain't No Other Man che le fa vincere il suo quarto Grammy nella categoria per la miglior performance vocale femminile, l'intensa ballata Hurt e il tormentone estivo Candyman.[15]

Nel 2008 pubblica la sua prima raccolta di successi, Keeps Gettin' Better - A Decade of Hits. Due anni dopo, nel 2010, esce il suo quarto album in studio composto da brani inediti, Bionic, definito dalla rivista Billboard il miglior album pop mainstream dell'anno.[17] Contemporaneamente avviene il suo debutto cinematografico, con il ruolo di protagonista nella pellicola Burlesque, film che ha incassato circa 90 milioni di dollari in tutto il mondo[18] e nello stesso anno riceve la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame.[19]

Nel 2011 collabora con i Maroon 5 nella hit di successo Moves like Jagger, che le fa guadagnare la prima numero uno dopo dieci anni, e nel 2012 pubblica il suo quinto album di inediti dal titolo Lotus, trainato dal singolo Your Body. Nel 2015 vince il suo quinto Grammy Award per il brano Say Something, che aveva registrato di nuovo insieme al duo emergente A Great Big World alla fine del 2013.[20] Nel 2018, dopo sei anni di assenza dalla scena musicale, pubblica i singoli Accelerate e Fall in Line come singoli aprista del suo ottavo album Liberation che le fa ottenere due nomination ai Grammy Awards. Nel 2022 pubblica il secondo album in lingua spagnola Aguilera, vincitore del Latin Grammy Awards al miglior album pop vocale tradizionale.

  1. ^ (EN) Mikael Wood, Ladies Night Out Tour, su dallasobserver.com, 4 marzo 2004. URL consultato il 4 dicembre 2022.
  2. ^ a b (EN) Stephen Thomas Erlewine, Christina Aguilera, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 4 agosto 2018.
    «adventurous R&B-pop diva»
  3. ^ (EN) C. Duthel, Pitbull - Mr. Worldwide, su books.google.com, Lulu.com. URL consultato il 4 agosto 2018.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Holder
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Farber
  6. ^ Christina Aguilera vende più di 90 milioni di dischi. Intanto collabora con William Orbit ed Eminem, su Soundsblog.it, 3 agosto 2011. URL consultato il 24 aprile 2019.
  7. ^ Christina Aguilera | MYmovies, su mymovies.it. URL consultato il 24 aprile 2019.
  8. ^ Jake Thompson, Christina Aguilera's Best Red Carpet Looks Ever Are Truly Iconic, su E!, 5 dicembre 2021. URL consultato il 18 novembre 2022.
  9. ^ (EN) Lucas Villa, Songbook: How Pop Icon Christina Aguilera Traversed Two Cultures & Languages Across Her Discography, su Recording Academy, 18 novembre 2021. URL consultato il 18 novembre 2022.
  10. ^ (EN) Jeremy Helligar, Can Christina Aguilera Reclaim Her (Rightful) Place on the Pop Star Throne?, su Variety, 15 giugno 2018. URL consultato il 18 novembre 2022.
  11. ^ (EN) Rolling Stone: Greatest Singers, su rollingstone.com, Rolling Stone, 27 novembre 2008. URL consultato il 18 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2012).
  12. ^ (EN) Billboard: artist of the decade, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 18 maggio 2012 (archiviato il 15 dicembre 2009).
  13. ^ (EN) Celine Dion, Christina Aguilera: The World's 100 Most Influential People, in Time, 18 aprile 2013. URL consultato il 18 novembre 2022.
  14. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore mymovies
  15. ^ a b (EN) Past Winners Search - Christina Aguilera, su grammy.com, grammy.
  16. ^ (EN) Christina Aguilera Awards, su bignoisenow.com, bignoisenow.
  17. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore junk
  18. ^ Burlesque, su Box Office Mojo. URL consultato il 18 dicembre 2019.
  19. ^ (EN) Scheda del film Burlesque, su the-numbers.com, The Numbers. URL consultato il 18 maggio 2012.
  20. ^ Grammy Awards 2015: lista vincitori, trionfa Sam Smith Beck miglior album, su blitzquotidiano.it. URL consultato il 4 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2015).

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