La cistoscopia è l'endoscopia della vescica urinaria attraverso l'uretra. Viene effettuata con un cistoscopio.
La cistoscopia diagnostica è di solito eseguita in anestesia locale. L'anestesia generale è talvolta necessaria per alcune procedure operative in corso di cistoscopia.
L'uretra è il condotto che trasporta l'urina dalla vescica all'esterno del corpo. In essa viene inserito il cistoscopio. Il cistoscopio è uno strumento dotato di lenti che consentono la visualizzazione diretta da parte del medico e lo studio della parete interna (mucosa) della vescica al fine di individuare eventuali anomalie e/o effettuare prelievi di tessuto.
Alcuni cistoscopi utilizzano le fibre ottiche che veicolano l'immagine dalla punta dello strumento fino all'altra estremità dotata di un'ottica collegata ad una telecamera.
I cistoscopi hanno uno spessore variabile da pochi millimetri fino a circa 1 cm e sono dotati di una fonte luminosa alla punta. Molti cistoscopi sono dotati di tubi extra oltre a quello principale per guidare altri strumenti nel corso di procedure chirurgiche endoscopiche per il trattamento di problemi urinari.
Ci sono due tipi principali di cistoscopi: rigidi e flessibili, che differiscono nella duttilità del cistoscopio[1][2][3][4]. La cistoscopia flessibile viene eseguita in anestesia locale su entrambi i sessi[5]. Tipicamente, un anestetico locale, in genere la lidocaina gel, viene applicata sulla parte. Il farmaco viene instillato nell'uretra attraverso il meato urinario da cinque a dieci minuti prima dell'inizio del procedimento. La cistoscopia rigida può essere eseguita nelle stesse condizioni, ma è generalmente effettuata in anestesia generale, soprattutto nei soggetti di sesso maschile, a causa del dolore causato dall'inserimento della sonda.