Classe Lupo | |
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L'unità capoclasse Lupo | |
Descrizione generale | |
Tipo | fregata lanciamissili |
Numero unità | 18 |
Proprietà | Marina Militare Marina de Guerra del Perú Armada Bolivariana |
Identificazione | ex-F564, 565, 566, 567 |
Cantiere | Riva Trigoso/Muggiano |
Impostazione | 8 ottobre 1974 (Lupo, ex-F564) |
Varo | 29 luglio 1976 (") |
Entrata in servizio | 20 settembre 1977 (") |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 2525 t |
Lunghezza | 113,2 m |
Larghezza | 11,3 m |
Altezza | 7,9 m |
Pescaggio | 3,7 m |
Ponte di volo | 25,2 x 11,3m |
Propulsione | CODOG 2 turbine a gas Fiat-General Electric LM-2500 2 motori diesel Grandi Motori Trieste A-230-20M |
Velocità | Con propulsione a TurboGas 35 nodi con propulsione diesel 18-21 nodi |
Autonomia | 4000 miglia a 15 nodi (7.408 km a 27,8 km/h) |
Equipaggio | 194 |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | Radar:
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Sistemi difensivi | ECM:
Sonar: Raytheon DE 1160B a scafo |
Armamento | |
Artiglieria |
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Siluri | 2 lanciasiluri tripli ILAS-3 per siluri leggeri, con 12 A244 da 324mm |
Missili | |
Mezzi aerei | 1 elicottero AB-212 ASW |
Note | |
le caratteristiche si riferiscono alle unità della Marina Militare Italiana | |
fonti citate nel corpo del testo | |
voci di navi presenti su Wikipedia |
La classe Lupo è una classe di fregate missilistiche che sono tra i prodotti di maggior successo della cantieristica militare italiana dal dopoguerra. Il progetto di queste unità navali è stato sviluppato dalla Fincantieri[1] in collaborazione con la Marina Militare. Nella Marina Militare la classe Lupo era costituita da quattro unità costruite alla fine degli anni settanta.
Sono state costruite diciotto navi, di cui quattro per la Marina italiana e le rimanenti per tre clienti esteri: sei per il Venezuela, quattro per il Perù e quattro per la Marina dell'Iraq. Queste ultime però non entrarono mai in servizio per il committente originario a causa dell'embargo, dovuto prima alla guerra Iran-Iraq e poi alla prima Guerra del Golfo, e finirono per essere acquistate dalla Marina Militare nel 1994, dove prestano attualmente servizio come pattugliatori di squadra. Nella storia della cantieristica italiana un simile successo lo avevano avuto in precedenza tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo gli incrociatori corazzati classe Garibaldi che servirono oltre che per la Regia Marina anche in quelle di Spagna, Argentina e Giappone.
Le Lupo segnarono il debutto dei Cantieri Navali Riuniti, con gli stabilimenti di Riva Trigoso e Muggiano specializzati sulla prefabbricazione in moduli e la possibilità di realizzazioni in serie, che, con gli stabilimenti dell'OTO Melara di La Spezia che realizzavano l'armamento, fecero dello spezzino il polo dell'industria navale militare, con l'adozione della formula “chiavi in mano”, segnando il ritorno, ed il successo, della cantieristica militare sui mercati esteri.[2]