Claudio II il Gotico | |
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Imperatore romano | |
Ritratto di Claudio il Gotico (Antiquarium del Palatino, Roma) | |
Nome originale | Marcus Aurelius Flavius Valerius Claudius Augustus Gothicus |
Regno | settembre/ottobre 268[1][2] – luglio/agosto 270[1][2] |
Tribunicia potestas | 3 anni: la prima nel 268, poi rinnovata ogni anno al 10 dicembre[3][4] |
Cognomina ex virtute | Germanicus maximus (269),[5][6][7] Gothicus maximus (270),[3][7] Parthicus maximus (270)[3] |
Titoli | Pater Patriae,[8]Victor,[8] Pius,[9][10] Felix,[9][10] Proconsul e Invictus[11] nel 268.[12] |
Salutatio imperatoria | almeno 4/5 volte: la prima al momento della assunzione del potere imperiale, la seconda sembra entro la fine del 268,[13] poi con l'assunzione dei titoli di Germanicus, Gothicus e Parthicus Maximus |
Nascita | 10 maggio 213 o 214[14] Sirmia, nell'attuale Serbia |
Morte | luglio/agosto 270[2] Sirmium in Pannonia inferiore[1][2] |
Predecessore | Gallieno[15] |
Successore | Quintillo |
Tribuno militare | 250-258 |
Consolato | 3 volte[16]: nel 268 (?),[9] nel 269[17][18] e nel 270.[16] |
Proconsolato | dal 268 su tutto l'impero romano |
Legatus Augusti pro praetore | Illyricum sotto Valeriano |
Pontificato max | nel 268[9] |
Marco Aurelio Flavio Valerio Claudio | |
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Nascita | Sirmia, 10 maggio 213/214 |
Morte | Sirmium, luglio/agosto 270 |
Cause della morte | assassinato |
Etnia | Illiro |
Religione | Religione romana |
Dati militari | |
Paese servito | Impero romano |
Forza armata | Esercito romano |
Anni di servizio | 230/231-268 |
Grado | Imperator |
Guerre | |
Campagne | |
Comandante di | Esercito romano |
Altre cariche | Imperatore romano |
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Claudio II il Gotico, il cui nome completo era Marco Aurelio Flavio Valerio Claudio (in latino Marcus Aurelius Flavius[19] Valerius[20] Claudius; Sirmia, 10 maggio 213 o 214[14] – Sirmium, luglio/agosto 270), è stato un imperatore romano dal settembre[21]/ottobre del 268 alla sua morte, comunque per un periodo di un solo anno e nove mesi[22], periodo troppo breve per poter porre in atto riforme in campo militare, finanziario e sociale[23].
Di stirpe illirica[24] fu il primo di un gruppo di imperatori che nel III secolo cercarono di risolvere i gravi problemi dell'impero. Gli ottimi rapporti che ebbe con il senato di Roma[23], che trovarono il fondamento principale nella gratitudine della Curia romana per l'eliminazione di Gallieno, si manifestarono anche dopo la morte di Claudio con l'elezione ad Augusto del fratello Quintillo[25]. Portò a termine la guerra con i Goti, meritandosi il titolo di Gothicus Maximus[1][26]. Claudio il Gotico morì di peste, anche se alcuni pensarono fosse stato avvelenato; fu l'unico imperatore del periodo dell'anarchia militare (235-284) a non morire di morte violenta (assieme a Ostiliano, anche lui morto di peste nel 251), il secondo dai tempi di Settimio Severo (211)
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