Cloud rap | |
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Origini stilistiche | Hip hop Trap Chillwave New age Musica psichedelica Vaporwave |
Origini culturali | Metà anni 2010 negli Stati Uniti |
Strumenti tipici | Rapping, sintetizzatore, digital audio workstation, drum machine, tastiera, campionatore, Auto-Tune |
Popolarità | Metà anni 2010 fino ai giorni nostri |
Generi correlati | |
Trap - Elettrorap - Crunk - Neopsichedelia - phonk |
Il cloud rap (chiamato anche trillwave) è un microgenere[1] del rap emerso a metà anni 2010 negli Stati Uniti. Caratteristiche del genere sono: dei beat eterei e malinconici[2] (spesso prelevati dagli elementi ritmici delle basi trap), un flow lento che si discosta dal rap tradizionale,[2] un pesante utilizzo di effetti elettronici sulla voce (come Auto-Tune ma soprattutto riverberi e delay), dei testi "nonsense" che trattano le tematiche più disparate come la tristezza o la riflessione sul proprio "io", degli arrangiamenti musicali ipnotici e ripetitivi che trasmettono un'atmosfera sognante, e infine un'estetica visiva fortemente legata alla corrente vaporwave. Tra i primi rappers a portare alla ribalta questo genere è stato lo svedese Yung Lean. Tra i maggiori esponenti della scena americana troviamo artisti come Clams Casino,[2] ASAP Rocky, Lil B, Metro Zu, i gruppi RVIDXR KLVN, teamSESH e GOTH MONEY RECORDS. Influenze cloud rap, tuttavia, si possono trovare anche nei lavori di rappers con fama internazionale come: Post Malone, Travis Scott, Lil Uzi Vert, XXXTentacion, Suicideboys e Lil Peep. I maggiori pionieri, invece, della scena cloud rap francese sono i PNL. Per quanto riguarda la scena italiana, i primi a portare queste sonorità sono state Le Scimmie, gruppo formato dai rapper Vale Lambo e Lele Blade e dal produttore Yung Snapp, con l'album El Dorado. Vale Lambo è l'unico componente de Le Scimmie che ha mantenuto tali sonorità anche nella sua carriera da solista, come testimonia il suo album di debutto Angelo.[3] Altro progetto cloud rap italiano è il mixtape Succo di zenzero del collettivo romano Dark Polo Gang, prodotto da Sick Luke e Nino Brown.