La colonna a piatti è un'apparecchiatura chimica utilizzata per lo svolgimento di operazioni unitarie in cui sia necessario mettere in contatto una fase liquida e una fase gassosa.
In genere viene utilizzata per le operazioni di distillazione o di assorbimento gas-liquido.
Per far sì che la separazione abbia luogo è necessario realizzare il contatto fra la fase liquida che scende dalla testa e i vapori in risalita dalla coda. Il contatto viene realizzato mediante i piatti fisici. I piatti sono costituiti da una superficie forata e dotata di dispositivi che mettono in contatto le due fasi, di una zona chiamata discendente, ove scende appunto la corrente liquida dal piatto superiore, ed una zona detta stramazzo, ove il liquido passa al piatto inferiore. I dispositivi di contatto tra le due correnti sono in genere di tre tipi: piatti a campanelle, piatti a valvole e piatti forati.[1]