Comitato per un'Internazionale dei Lavoratori

Comitato per un'Internazionale dei Lavoratori
(EN) Committee for a Workers' International
Stato Internazionale
SedeLondra, Regno Unito
AbbreviazioneCWI
Fondazione21 aprile 1974
Confluito in
  • International Socialist Alternative
  • Comitato per un'Internazionale dei Lavoratori (2019)
  • Izquierda Revolucionaria Internacional
IdeologiaMarxismo
Trockismo
Socialismo
Anticapitalismo
CollocazioneSinistra/Sinistra radicale/Estrema sinistra
Organizzazione giovanileInternational Socialist Resistance
Sito web socialistworld.net.

Il Comitato per un'Internazionale dei Lavoratori (CIL, in inglese Committee for a Workers' International, CWI) era un'organizzazione internazionale di partiti e gruppi anticapitalisti presente su tutti i continenti che si richiamava all'esperienza del movimento operaio internazionale e del trockismo. Il CWI organizzava Congressi regolari e disponeva di un Comitato Esecutivo Internazionale che si riuniva ogni anno.

Ne facevano parte il Partito Socialista di Inghilterra e Galles che poteva contare su 5 consiglieri eletti in governi locali e 24 membri degli esecutivi nazionali di diversi sindacati, il Socialist Party irlandese che disponeva di tre parlamentari eletti e dirigeva il movimento di massa contro le Water Charges, il Linkse Socialistische Partij/Parti Socialiste de Lutte in Belgio presente con militanti e dirigenti in tutti i sindacati nazionali, il Democratic Socialist Movement, in Nigeria, Socialist Alternative negli Stati Uniti che svolgeva un ruolo di massa a Seattle e che ha promosso la vittoriosa campagna per i 15$ l'ora. In Sudafrica era attivo il Workers and Socialist Party (WASP) fondato dal Democratic Socialist Movement dopo il massacro di Marikana. In Brasile il CWI lavora sotto la sigla di Liberdade, Socialismo e Revolução (LSR). In Svezia era attivo il Rättvisepartiet Socialisterna (RS) che disponeva di diversi consiglieri comunali, di un settimanale a colori diffuso in migliaia di copie. RS era attivo da decenni nella lotta contro i tagli, il razzismo e la xenofobia. In India si presentava come New Socialist Alternative, in Germania era attivo il gruppo SAV-Sozialistische Alternative, in Grecia l'organizzazione di riferimento era Xekinima, in Austria era attivo l'SLP, in Sri Lanka lo United Socialist Party, in Australia il Socialist Party, in Francia Gauche Révolutionnaire (GR).

In Italia il gruppo di riferimento era Resistenze Internazionali riconosciuta al Congresso straordinario del luglio 2017 la sezione ufficiale del CWI in Italia. Resistenze Internazionali proviene dall'Associazione ControCorrente che fu fondata da un gruppo di compagni attivi dalla fine del 2003 nel Partito della Rifondazione Comunista. Nata il 16 dicembre 2006 e fuoriuscita dallo stesso Prc nel 2012, l'Associazione ha incontrato sul suo cammino il gruppo Lotta per il Socialismo, il gruppo dei sostenitori del CWI già attivi in Italia che provenivano da diverse sezioni europee. Nel 2009 e dopo un approfondito periodo il gruppo confluì nell'Associazione stessa. A seguito della separazione dall'Associazione ControCorrente, Resistenze Internazionali ha intrapreso un percorso nuovo. Aveva una presenza attiva a Genova, Bologna, Torino e Savona. Produceva dal 2007 un giornale mensile diffuso in tutto il paese denominato Resistenze, oltre alla rivista di approfondimento ControCorrente diffusa dal 2011 e numerosi opuscoli su varie questioni. Il sito di Resistenze Internazionali era https://resistenzeinternazionali.it (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2019).

Resistenze Internazionali era attiva in diverse città italiane in campagne a difesa di una scuola pubblica, laica, gratuita e di qualità, contro il Jobs Act la precarietà e lo sfruttamento, il neofascismo, il razzismo e tutte le discriminazioni. Resistenze Internazionali organizzava i giovani e gli studenti anticapitalisti ed antirazzisti nelle scuole e nelle università. Resistenze Internazionali si richiamava all'esperienza di International Socialist Resistance e Youth Against Racism in Europe (YRE), attive in tutt'Europa nelle mobilitazioni di massa antifasciste dall'inizio degli anni '90 e più tardi nel movimento contro la guerra e la globalizzazione.


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