Il concettualismo è la dottrina filosofica che, nell'ambito dei problemi posti dalla disputa sugli universali, la maggiore questione filosofico-teologica della scolastica, assume una posizione gnoseologica e metafisica media tra le opposte soluzioni del realismo e del nominalismo.
Si tratta di una categoria storiografica moderna con cui gli studiosi hanno designato, a partire dalla posizione del filosofo medievale Pietro Abelardo, l'atteggiamento di chi riteneva che gli universali – i generi e le specie di cui parla Porfirio nell'Isagoge – non avessero consistenza ontologica, né fossero riducibili a mere espressioni vocali (flatus vocis). La via media concettualista assume che gli universali siano enti presenti nella mente dell'uomo (conceptus mentis)[1].