Le condanne del 1210-1277 furono introdotte all'Università di Parigi per contenere la diffusione di alcuni insegnamenti considerati come eretici. Questi includevano soprattutto i trattati di fisica aristotelica. Le relative indagini furono condotte dai vescovi di Parigi. Le condanne del 1277 sono tradizionalmente collegate a un'inchiesta richiesta da papa Giovanni XXI, anche se non è chiaro se il Pontefice abbia effettivamente sostenuto la stesura di un elenco di condanne.
A Parigi, fra il XIII e il XIV secolo, furono censurati circa sedici elenchi di tesi.[1] La maggior parte di questi elenchi di proposizioni fu sistematizzata all'interno di raccolte di articoli proibiti. Di queste, le condanne del 1277 sono considerate di particolare rilevanza da quegli storici che ritengono che esse incoraggiarono gli studiosi a mettere in discussione i principi della scienza aristotelica.[2] Da questo punto di vista, alcuni storici sostengono che le condanne abbiano avuto effetti positivi sullo sviluppo della scienza, segnando anche gli inizi della scienza moderna.[2]