Conferenza di Jalta

Conferenza di Jalta
Argonaut
Winston Churchill, Franklin Delano Roosevelt e Iosif Stalin alla conferenza.
TemaCreazione di un sistema di pace mondiale, assetto postbellico dell'Europa dopo la sconfitta della Germania nazista, prosecuzione della guerra in Estremo Oriente
PartecipantiUnione Sovietica (bandiera) Iosif Stalin
Stati Uniti (bandiera) Franklin Delano Roosevelt
Regno Unito (bandiera) Winston Churchill
Apertura4 febbraio 1945
Chiusura11 febbraio 1945
StatoUnione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
LocalitàLivadija
EsitoStipula di diversi accordi

La conferenza di Jalta fu un vertice tenutosi dal 4 all'11 febbraio 1945 presso Livadija, 3 km a ovest di Jalta, in Crimea, durante la Seconda guerra mondiale, nel quale i capi politici dei tre principali paesi Alleati presero alcune decisioni importanti sul proseguimento del conflitto, sull'assetto futuro della Polonia, e sull'istituzione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. La conferenza era identificata nei documenti segreti con il nome in codice "Argonaut" (Argonauta).[1]

I tre protagonisti furono Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill e Iosif Stalin, capi rispettivamente dei governi degli Stati Uniti d'America, del Regno Unito e dell'Unione Sovietica.

La conferenza ebbe luogo in un momento in cui la situazione politico-strategica era fortemente favorevole all'Unione Sovietica, con l'Armata Rossa giunta a 80 chilometri da Berlino, dopo i successi dell'operazione Vistola-Oder, mentre gli Alleati occidentali, appena superata la crisi della battaglia delle Ardenne, si trovavano con le armate ancora ferme sul confine occidentale della Germania a oltre 700 chilometri dalla capitale tedesca; in Italia il fronte era bloccato da mesi sulla linea Gotica.

Lo svolgimento della famosa conferenza e le decisioni politico-diplomatiche che furono raggiunte hanno dato luogo ad accese controversie in sede di analisi storiografica e di polemica politica internazionale. Per alcuni considerata l'origine della Guerra fredda e della divisione dell'Europa in blocchi contrapposti a causa soprattutto dell'aggressivo espansionismo sovietico, la conferenza di Jalta, secondo altri analisti, politici e storici rappresentò invece l'ultimo momento di leale collaborazione tra le tre grandi potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, i cui risultati sarebbero stati vanificati soprattutto a causa di una serie di decisioni prese da parte occidentale, e di situazioni verificatesi nei mesi seguenti del 1945[2].

  1. ^ Giancarlo Giordano, Storia della politica internazionale: 1870/1992, F. Angeli, 1994, p. 271, ISBN 978-88-204-8488-0. URL consultato il 12 settembre 2023.
  2. ^ D. S. Clemens, pp. 351-353.

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