Contea di Barcellona

Contea di Barcellona
Contea di Barcellona – Bandiera
Contea di Barcellona - Stemma
Dati amministrativi
Nome ufficialeComtat de Barcelona
Lingue ufficialilatino
Lingue parlatecatalana, con possibili enclaves di lingua mozarabica
CapitaleBarcellona
DipendenzeContee di Berga, Besalú, Gerona e Osona, Contee di Empúries e Urgell, Contee di Pallars Jussà e Pallars Sobirà, Contee di Rossiglione e Cerdagna, Marchesati di Lleida e Tortosa e Signoria di Val d'Aran
Politica
Forma di Statoconti elettivi sino al 900 circa, poi sovrani ereditari
Forma di governoMonarchia
Conte di BarcellonaConti di Barcellona
Nascita801 con Berà
Causacontea creata da Carlo Magno dopo che la città ed i territori limitrofi erano stati conquistati ad al-Andalus all'inizio della reconquista
Fine1714 (de iure)

1162 (de facto) con Raimondo Berengario IV il Santo

CausaDecreti di Nueva Planta emanati da Filippo V di Borbone (de iure)

L'unione della contea di Barcellona e il regno d'Aragona, in conseguenza del matrimonio tra Raimondo Berengario IV e Petronilla di Aragona. I successivi conti saronno anche re della Corona d'Aragona (de facto)

Territorio e popolazione
Bacino geograficoNord-est della penisola iberica
Territorio originaleBarcellona e zone limitrofe
Religione e società
Religione di StatoCattolica
Religioni minoritarieebraica e musulmana
Evoluzione storica
Preceduto da al-Andalus
Succeduto da Corona d'Aragona
Principato di Catalogna

La contea di Barcellona fu una delle contee che i Franchi dell'impero carolingio eressero nel IX secolo sul territorio dell'antica Gotia,[1] dopo avere conquistato questo territorio ai Saraceni tra il 752 e l'801.[2] Oltre a Barcellona e ai suoi dintorni, questo territorio feudale comprendeva anche la zona di Terrassa, il Vallès (oggi separato amministrativamente in Occidentale e Orientale), la maggior parte del Maresme ed il Penedès, tutte nell'attuale Catalogna.

  1. ^ Flocel Sabaté i Curull, La noció d'Espanya a la Catalunya medieval, in Acta historica et archaeologica mediaevalia, n. 19, 1998, p. 377.
    «Di fatto, come ha ripetuto più volte Michel Zimmermann, soltanto ragioni di ordine ideologico sostengono la nozione unitaria inerente al concetto di Marca Ispanica: o per rivendicare su di essa i "diritti della corona francese", o per cercare in essa "anacronistiche costruzioni ideologiche (la fondazione di una identità catalana)". La realtà altomedievale è quella di un potere carolingio in espansione che fa retrocedere il dominio musulmano non soltanto dalle proprie terre, ma anche, tra il 752 e l'801, da quella Gothica estesa dal Rodano al Llobregat, al Cardener e alla Serra de Boumort»
  2. ^ Flocel Sabaté i Curull, La noció d'Espanya a la Catalunya medieval, in Acta historica et archaeologica mediaevalia, n. 19, 1998, p. 377.
    «Questo spazio, prima di essere occupato dai musulmani nella seconda decade dell'VIII secolo, faceva parte del Regno dei Visigoti, la restaurazione del quale è ora invocata dai carolingi soltanto a titolo di pretesto giustificativo, perché l'obiettivo applicato è quello di un completo assorbimento, come testimoniano le decisioni prese in ambito politico ed ecclesiastico. Così, l'ordinamento territoriale di questo spazio si baserà su una divisione in contee che non è artificiosa, bensì capace di assumere, in ogni caso, le entità fisiche e umane precedenti senza necessità di un "contenitore" istituzionale superiore»

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