Corte costituzionale | |
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Palazzo della Consulta, sede della Corte costituzionale. | |
Stato | Italia |
Tipo | Organo di garanzia costituzionale |
Istituito | 1948 |
Operativo dal | 1955 |
Presidente | Augusto Barbera (dal 12 dicembre 2023) |
Nominato da |
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Durata mandato | 9 anni |
Bilancio | 56,5 milioni di euro (previsione 2020)[1] |
Impiegati | 302[1][2] |
Sede | Roma, Palazzo della Consulta |
Indirizzo | Piazza del Quirinale, 41 00187 Roma |
Sito web | cortecostituzionale.it |
La Corte costituzionale, nell'ordinamento italiano, è il più importante organo di garanzia costituzionale[3].
I suoi compiti sono di:
La Corte è costituita da quindici giudici, la cui elezione spetta a diversi organi: cinque sono scelti dal Parlamento, cinque dal Presidente della Repubblica e cinque da tre collegi di cui fanno parte le più importanti magistrature. Inizialmente il loro mandato durava dodici anni, poi ridotti a nove. I giudici della Corte eleggono uno di loro Presidente della Corte costituzionale, con funzioni di coordinamento e mandato triennale. Dal 12 dicembre 2023, il presidente è Augusto Barbera.
Sebbene prevista dalla Costituzione italiana del 1948[3], la Corte era stata oggetto di dubbi da parte di diversi membri della Costituente, perplessi davanti alla capacità di un ristretto collegio di cassare leggi già emesse in Parlamento; la Costituzione lasciava dunque spazio a leggi ordinarie successive che determinassero il funzionamento della Corte[4]. Queste vennero emesse nel 1953[5][6]. Un ulteriore ritardo alla sua inaugurazione fu dovuto all'alto quorum richiesto per l'elezione dei cinque giudici scelti dal Parlamento, così che la Corte costituzionale trovò attuazione solo nel 1955 e tenne la sua prima udienza nel 1956[7][8].
È nota anche con il nome informale di Consulta a causa della sua sede, il palazzo della Consulta, a Roma.