Cosmopolitismo

Cosmopolitismo[1] è un termine che deriva dal greco antico κόσμος?, kósmos ("cosmo, universo ordinato, mondo") e πολίτης, polítēs ("cittadino"). Chi sostiene il cosmopolitismo, cioè il cosmopolita, considera se stesso "cittadino del mondo". Questa espressione venne usata per la prima volta da Diogene di Sinope che si definiva come ϰοσμοπολίτης (cosmopolita) a chi gli chiedesse quale fosse la sua patria.[2]

Frontespizio dell'opera di Louis-Charles Fougeret de Monbron

L'uso del termine si diffuse in Europa soprattutto durante l'Illuminismo comparendo nel titolo di numerose opere pubblicate in quel periodo.[3]

  1. ^ Fonte primaria della voce è il saggio Cosmopolitismo di Massimo Mori, professore di storia della filosofia presso l'Università di Torino, pubblicato in Enciclopedia Treccani.
  2. ^ Diogene Laerzio (VI, 63).
  3. ^ Ad esempio in Louis-Charles Fougeret de Monbron, Le cosmopolite ou le citoyen du monde, (1753), in Oliver Goldsmith, The citizen of the world, or Letters of a Chinese philosopher, (1762) e in altri autori.

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