Si fa solitamente risalire la nascita dell'economia dei costi di transazione a Coase[1], ma questa teoria è diventata nota negli anni ottanta per via del lavoro di Williamson[2].
Mentre la microeconomia classica prende l'impresa come una scatola nera ("black box"), la teoria dei costi di transazione, assieme ad altre teorie nate già negli anni cinquanta, nasce per cercare di capire come le imprese si organizzano al loro interno, e in particolar modo si concentra sulla dualità tra gerarchia (insieme delle regole formali che definiscono procedure e meccanismi di funzionamento proprie di una qualunque istituzione anche privata come l'azienda) e mercato (libertà di iniziativa lasciata ai singoli di agire anche se spinti dall'individualismo).