Crisi sino-sovietica parte della guerra fredda e delle relazioni sino-sovietiche | |||
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Mao Zedong (a sinistra) con Nikita Chruščëv (a destra) a Pechino nel 1958. | |||
Data | 1961 - 1989[1] | ||
Luogo | Cina, Unione Sovietica | ||
Causa | Destalinizzazione dell'Unione Sovietica, Revisionismo e Maoismo | ||
Esito | Guerra fredda tripolare e concorrenza a doppio senso per gli alleati del blocco orientale | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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La crisi sino-sovietica indica un periodo di forti tensioni e di crisi ideologica che nel corso degli anni sessanta vide contrapposti i due Stati socialisti più influenti nel periodo della guerra fredda, la Cina guidata da Mao Zedong e l'Unione Sovietica di Nikita Chruščëv, mentre quest'ultima stava attuando la destalinizzazione.
La rottura era una conseguenza delle scissioni nel seno del movimento comunista internazionale.