Cristianesimo democratico è un termine che, in senso lato, può riferirsi ad un impegno politico e democratico da parte dei cristiani e ad una ideologia politica dai tratti variegati. La dottrina popolare di Don Luigi Sturzo, considerato come uno fra i padri fondatori del pensiero cristiano-democratico, è improntata su una linea di sociologia cattolica; questo ideale politico attinge dalla Rerum Novarum, la celebre enciclica di Papa Leone XIII, antesignana della dottrina sociale della Chiesa.
L'espressione democrazia cristiana, nata negli ambienti del cattolicesimo italiano alla fine del XIX secolo con la sua diffusione mondiale ha contribuito a rappresentare diversi movimenti politici con delle connotazioni valoriali talvolta divergenti; monsignor Romolo Murri, agli inizi del XX secolo, fondò il movimento ideologico della Democrazia Cristiana, ma inizialmente non ebbe seguito poiché ritenuto alla stregua del modernismo teologico (difatti a causa di ciò venne sciolta l'Opera dei Congressi ad opera di Pio X); nel 1919 Don Sturzo delineò un partito politico con il noto appello ai liberi e forti, il Partito Popolare. In Italia è quindi sinonimo di popolarismo.
A livello internazionale negli anni settanta del Novecento è stata istituita una Internazionale Democratico Cristiana, successivamente nota come Internazionale Democratica Centrista (I.D.C) la quale, agli albori, raccoglieva diversi partiti democristiani e popolari propriamente detti.
Attualmente l'Internazionale Centrista comprende anche diversi partiti di ispirazione conservatrice, liberale e genericamente centrista, in taluni casi privi di particolari riferimenti religiosi e spirituali.
Nella seconda metà del Novecento la Democrazia Cristiana, partito di ispirazione Popolare e cattolico-democratica, ebbe un ruolo rilevante nella politica italiana nell'ambito della Guerra fredda.