D linguaggio di programmazione | |
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Autore | Walter Bright e D Language Foundation |
Data di origine | 8 dicembre 2001 |
Ultima versione | 2.109.1 (1º luglio 2024) |
Paradigmi | programmazione funzionale, programmazione imperativa e programmazione orientata agli oggetti |
Estensioni comuni | d, dd, di e def |
Influenzato da | C++, C, C#, Eiffel, Materia:Java e Python |
Ha influenzato | Genie, MiniD, Qore, Swift, Vala, C++, Go, C# |
Implementazione di riferimento | |
Sistema operativo | FreeBSD, Linux, macOS, Microsoft Windows |
Licenza | Boost Software License |
Sito web | dlang.org |
D è un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti creato da Walter Bright nel 2001.
Considerato un'evoluzione dei linguaggi C e C++, si distingue per le seguenti caratteristiche: gestione più semplice delle classi e dei template rispetto al C++, un garbage collector come in Java, supporto a RTTI (Runtime type information), introduzione del tipo intero a 128 bit (non ancora utilizzabile[non chiaro]), una gestione a moduli simile a quella di Python al posto dei file header, array associativi (oltre ai classici in stile puntatore, statici, dinamici) e molto altro. Inoltre permette la chiamata alle API di Windows, e la chiamata alle funzioni scritte in C (usando la parola chiave extern).
Al momento è possibile utilizzarlo per i sistemi Windows, Linux x86 e PPC, macOS, AIX e FreeBSD tramite un frontend del compilatore GCC chiamato GDC. Su Windows è spesso preferibile usare DMD.