Da Storia nasce Storia | |
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Paese | Italia |
Anno | 1991 |
Genere | artistico |
Edizioni | 2 |
Durata | 60 min (puntata) |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Conduttore | Ottavio Rosati |
Ideatore | Ottavio Rosati da un'idea di J.L. Moreno |
Regia | Claudio Bondì |
Musiche | Fiorenzo Gianani |
Scenografia | Ottavio Rosati, Emanuele Luzzati |
Rete televisiva | Rai 3 (1991) |
Da Storia nasce Storia (1991), ideato da Ottavio Rosati, è stato il primo programma televisivo nel mondo a realizzare il progetto dello "Psico-cinema" che Jacob Levi Moreno, inventore dello psicodramma e degli Action Methods, aveva teorizzato nel 1946 nel primo volume del suo trattato Psychodrama[1].
I primi due esperimenti di psicodramma televisivo furono realizzati da Moreno per la televisione francese ma non furono mai trasmessi. Sono Le Psychodrame[2] (1956) con la regia di Roberto Rossellini all'inizio del suo passaggio dal cinema alla televisione, e con un giovanissimo Jean Luc Godard operatore e Psychodrame d'un Marriage (1964) girato alla Sorbonne con la regia di Jean Luc Leridon. L'utopia di Moreno era quella di poter allargare a un pubblico televisivo enorme la risonanza gruppale e l'effetto terapeutico di psicodrammi filmati e trasmessi in diretta o differita.
L'autore di 'Da Storia nasce storia' è il regista e psicodrammatista Ottavio Rosati che ne è stato anche conduttore. Il suo format aggiunge all'idea base di Moreno attori di professione capaci di improvvisare come Rosalia Maggio come 'ego ausiliari' interpreti degli psicodrammi[3] mentre un musicista improvvisava temi musicali. Un'altra novità, di tipo cinematografico era nella realizzazione di un apposito set con luci e un repertorio di materiali scenografici provenienti dal Teatro dell'Opera e dal Teatro Stabile di Torino. Claudio Bondì, regista, allievo di Roberto Rossellini ha curato le riprese televisive con tre operatori video e una camera fissa.
Il programma prodotto da Rai 3 sotto la direzione di Angelo Guglielmi e coi capistruttura Giovanni Tantillo e Lucia Campione e a cura di Bianca Maria Pontillo è andato in onda da ottobre al dicembre del 1991 in prima serata con un notevole riscontro di pubblico e critica. Laura Carassai su La Stampa lo definì il successo teatral-televisivo di fine d'anno[4].