Dante Di Nanni (Torino, 27 marzo 1925 – Torino, 18 maggio 1944) è stato un partigiano italiano, insignito della Medaglia d'oro al valor militare.
Appartenuto ai Gruppi di Azione Patriottica (GAP), ricercato dai nazifascisti per aver partecipato a una missione di sabotaggio con esplosivi, quando i nemici vennero ad arrestarlo si barricò nell'abitazione che fungeva da base gappista e si difese tenacemente resistendo per più di un'ora e mezza all'assedio, condotto con forze soverchianti. Nel 2012 i particolari della missione gappista e le modalità della morte, fino ad allora noti soprattutto nella versione datane da Giovanni Pesce, sono stati oggetto di una profonda revisione storiografica che ha offerto una nuova ricostruzione dei fatti, fondata criticamente, la quale contraddice in più punti cruciali il racconto di Pesce[1][2].