Decio | |
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Imperatore romano | |
Busto di Decio | |
Nome originale | Gaius Messius Quintus Traianus Decius |
Regno | 249 – 1º luglio 251 (da solo) 251 (con Erennio Etrusco[1]) |
Tribunicia potestas | 3[2]/(4?[3]) volte: la prima attorno alla metà del 249, poi rinnovata ogni anno al 10 dicembre |
Cognomina ex virtute | 3 volte:[3] Parthicus Maximus (nel 250),[4] Germanicus Maximus (nel 250),[3][5] Dacicus Maximus[5][6] e Restitutor Daciarum[7] (nel 250). |
Titoli | Pater Patriae, Pius e Felix nel 249.[8] |
Salutatio imperatoria | almeno 2[3]/3 volte: la prima al momento dell'ascesa al trono, poi nel 250 (II[3] e III[6]) |
Nascita | 201 Budalia[9] (presso Sirmio[1]) |
Morte | 1º luglio 251 Abrittus |
Predecessore | Filippo l'Arabo |
Successore | Treboniano Gallo Ostiliano |
Consorte | Erennia Cupressenia Etruscilla |
Figli | Erennio Etrusco Ostiliano |
Consolato | 3 volte:[3][8] nel 232, 250[10] e 251.[11] |
Legatus Augusti pro praetore | Mesia inferiore negli anni 230 |
Pontificato max | nel 249[8] |
Gaio Messio Quinto Traiano Decio (in latino Gaius Messius Quintus (Lucius?[12]) Traianus Decius (Valerianus?[13]); Budalia, 201 – Abrittus, 1º luglio 251) è stato un imperatore romano dal 249 fino alla morte, avvenuta insieme al figlio Erennio Etrusco durante la battaglia di Abrittus, cosicché il suo regno durò per soli due anni[9].
Durante il suo regno, Decio cercò di risollevare le sorti dell'Impero, caduto nella crisi del III secolo, affidandosi al ripristino della tradizione romana, ma la sua scelta non fu adatta ad uno Stato che stava cambiando rapidamente. Sebbene avesse ben chiara la situazione e la soluzione scelta, mostrò, nel momento del bisogno, di non essere abbastanza versatile. La sua politica religiosa conservatrice frazionò l'Impero e lui stesso, a differenza degli altri imperatori del periodo dell'anarchia militare, non fu in grado di contrastare i pericoli portati dalle invasioni germaniche. La sua tragica morte in battaglia, per quanto eroica, dimostra i limiti del suo giudizio.[14]
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore CIL|3|1176