Decumano

Decumanus maximus di Palmira in Siria.
Schema di base di un accampamento (castra) romano. Le porte erano quattro: la praetoria, verso il nemico (5); la decumana (7), ubicata sul lato opposto; la dextera (4) e la sinistra (6). Il decumanus maximus (2) collegava le porte praetoria e decumana, mentre il cardo maximus (3) la porta dextera a quella sinistra. In coincidenza del loro incrocio sorgeva solitamente il praetorium (1), che in seguito diveniva la sede del forum.

Il decumano (in latino: decumanus, variante di decimanus, derivato di decĭmus, "decimo") era una via che correva in direzione est-ovest nelle città romane. Esse erano solitamente basate su uno schema urbanistico ortogonale, ossia suddivise in isolati quadrangolari uniformi, in particolare per quanto riguarda le fondazioni coloniali.

Il termine decumanus[1] veniva infatti utilizzato per indicare una delimitazione in direzione est-ovest nella centuriazione romana, ossia la divisione del territorio di una colonia in lotti quadrati che venivano assegnati ai singoli coloni.[2] Ciascun lotto costituiva il fondo per cento famiglie,[3] ed era delimitato da un cardo, il "polo cardinale" e ogni dieci famiglie, da un decumanus, "la strada della decima parte".

  1. ^ La parola in origine era utilizzata per indicare la linea tracciata dagli àuguri da est a ovest quando interpretavano i presagi degli dèi.
  2. ^ L'orientamento secondo i punti cardinali poteva tuttavia essere modificato per attestare la centuriazione su una grande via di comunicazione preesistente, oppure su un elemento geografico importante, come ad esempio il corso di un fiume.
  3. ^ centuriazione, su treccani.it.

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