Deutsches Afrikakorps Gruppe Crüwell Befehlshaber der deutschen Truppen in Lybien | |
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Stemma | |
Descrizione generale | |
Attiva | 12 febbraio 1941[1][2] – 13 maggio 1943 |
Nazione | Germania |
Servizio | Heer |
Tipo | Corpo d'armata Corpo di spedizione |
Dimensione | ~31.000 effettivi (1941) |
Guarnigione/QG | Tripoli, Libia |
Equipaggiamento | Panzer III, Panzer IV |
Soprannome | DAK |
Battaglie/guerre | Seconda guerra mondiale Campagna del Nordafrica Operazione Sonnenblume Battaglia di Ain el-Gazala Operazione Battleaxe Seconda battaglia di El Alamein Campagna di Tunisia |
Parte di | |
mar. 1941: Oberkommando der Wehrmacht set. 1941: Panzergruppe Afrika gen. 1942: Panzerarmee Afrika nov. 1942: Deutsch-Italienische Panzerarmee feb. 1943: 1ª Armata italiana | |
Reparti dipendenti | |
ott. 1942: 15. Panzer-Division 21. Panzer-Division | |
Comandanti | |
Degni di nota | Erwin Rommel Ludwig Crüwell Walther Nehring |
Simboli | |
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Fonti citate nel corpo del testo | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Il Deutsches Afrikakorps (DAK), più semplicemente Afrikakorps, fu una grande unità dell'esercito tedesco a livello di corpo d'armata, che venne approntata e inviata nel febbraio del 1941 in Libia, con lo scopo di sostenere le forze italiane messe a dura prova dall'8ª armata britannica sul fronte del Nordafrica durante la seconda guerra mondiale. L'Afrikakorps, pur mantenendosi sempre una formazione distinta, col tempo diede sempre un maggior contributo alle diverse organizzazioni d'armata che si crearono durante la campagna a sostegno delle forze del Regio Esercito Italiano.
Strettamente parlando, il termine Deutsches Afrikakorps si riferisce solo al quartier generale del corpo e alle unità distaccate presso di esso, anche se alcuni scrittori usano erroneamente il termine con noncuranza per riferirsi a tutte le unità tedesche in nord-Africa prima della ritirata in Tunisia.
Dopo l' operazione Compass effettuata con successo dal Regno Unito e Australia e che portò alla cattura di 130 000 soldati italiani, divenne reale la minaccia di consegnare il Nord Africa agli Alleati. In risposta a tale minaccia, alla fine di febbraio 1941 Adolf Hitler decise di inviare truppe in Nord Africa per aiutare l'alleato Benito Mussolini, prevenendo una sua sconfitta certa[3][4] con l'Operazione Sonnenblume.
Dal 14 febbraio nuove unità giunsero con continuità a Tripoli: l'11 marzo, giunse il primo consistente reparto corazzato, il 5º reggimento panzer, dotato di 130 carri armati, appartenente alla 5. Leichte-Division, rinominata successivamente, il 1º ottobre, 21ª divisione corazzata, comandata dal generale Johann von Ravenstein, e, entro la fine di maggio, venne sbarcata l'intera 15ª divisione corazzata, comandata dal generale Hans-Karl von Esebeck.
Il Generalleutnant tedesco Erwin Rommel prese il comando a marzo della 5. Divisione Leggera e della 15. Panzer-Division e, non appena sbarcate le prime truppe dal mercantile Alicante, le collocò in difesa di El-Agheila, dove si era arrestata l'avanzata degli inglesi. Furono queste le unità iniziali che costituirono l'Afrika Korps, inizialmente sotto comando italiano.
Al nucleo iniziale dell'Afrika Korps seguirono altre grandi unità, le più importanti delle quali furono: la Divisione z.b.V. (zur besonderen Verwendung, con compiti speciali) "Afrika", che venne creata come divisione di fanteria e divenne lentamente una divisione completamente motorizzata, e quindi rinominata come 90. leichte Afrika-Division[5] (90ª Divisione leggera) giunta in Africa settentrionale al completo in autunno al comando del generale Max Sümmermann, dopo che in un primo momento era giunto il 361º reggimento della 90. leichte Afrika-Division, la 13ª compagnia dell'800º reggimento "Brandenburg".[6]