Di Canossa | |
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QUANDO IL CANE FINIRÀ L'OSSA, FINIRÀ CASA CANOSSA - EGLI UN OSSO DURO HA TOLTO A RODORE. Di rosso al bracco d'argento rampante, collarinato ed affibbiato d'oro tenente fra i denti un osso al naturale.[1][2] | |
Casata di derivazione | Attonidi (per tradizione) |
Titoli | |
Fondatore | Gaio Atio |
Etnia | italiana |
Rami cadetti | |
Di Canossa,[5] antica nobile famiglia che la tradizione vuole della stessa stirpe della Grancontessa Matilde, tradizione però non confortata da alcun documento.[2] La famiglia si divise nel 1412 in due rami: uno rimase in Emilia e l'altro passò a Verona, questo ancora fiorente.[2] Alla metà del Cinquecento consolidarono la loro posizione costruendo in città un sontuoso palazzo, opera dell'architetto Michele Sanmicheli.[6] Famiglia iscritta nel Consiglio nobile di Verona.[2]