Il digital object identifier (acronimo DOI, in italiano "Identificatore digitale di un oggetto"[1]) è uno standard che consente l'identificazione duratura e univoca di oggetti di qualsiasi tipo[2] all'interno di una rete digitale e l'associazione ad essi dei relativi dati di riferimento – i metadati –, secondo uno schema strutturato ed estensibile.
In generale, il DOI rende possibile creare sistemi e transazioni automatiche: può essere usato, ad esempio, per gestire la collocazione e l'accesso di informazione e documentazione, per amministrare metadati; per agevolare transazioni elettroniche, commerciali o meno, e per offrire un identificatore unico durevole a dati di qualsiasi forma[3].
Il DOI si distingue dai comuni indicatori Internet, come gli URL, in quanto identifica un oggetto direttamente, quale entità di prima classe, e non semplicemente attraverso qualche suo attributo, come il luogo in cui l'oggetto è collocato.
Il DOI si distingue anche da identificatori come quelli legati agli standard bibliografici (ISBN, ISSN, ISRC, ecc.), in quanto è immediatamente azionabile in rete e utilizzabile per lo sviluppo di servizi specifici quali motori di ricerca, certificazioni di autenticità, ecc.