Tudor | |
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Dieu Et Mon Droit Rosa Tudor, simbolo della dinastia, ricavata dall'unione delle due rose dei Lancaster (rossa) e di York (bianca)[N 1] | |
Stato | Regno d'Inghilterra Signoria d'Irlanda Regno d'Irlanda Principato del Galles |
Casata di derivazione | Beaufort, un ramo legittimato dei Lancaster[N 2] |
Titoli |
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Fondatore | Enrico VII d'Inghilterra |
Ultimo sovrano | Elisabetta I d'Inghilterra |
Data di fondazione | 22 agosto 1485[N 3] |
Data di estinzione | 24 marzo 1603[N 4] |
Etnia | gallese-inglese |
La dinastia Tudor (in inglese: House of Tudor; in gallese: Tudur) fu un'antica casata reale inglese di origini gallesi, discendente matrilinearmente dai Tudor di Penmynydd. I Tudor, tramite cinque sovrani, governarono il Regno d'Inghilterra e i suoi reami, compreso il loro ancestrale Galles e la Signoria d'Irlanda (più tardi il Regno d'Irlanda), dal 1485 al 1603.
I Tudor succedettero ai Plantageneti come governanti del Regno d'Inghilterra. Il primo monarca Tudor fu Enrico VII, discendente attraverso sua madre da un ramo legittimato della Casa reale inglese di Lancaster. Enrico salì al potere dopo la Guerra delle due rose (1455–1485) , guerra civile che vide contrapporsi York e Lancaster fino al 1471: infatti, l'ultimo re della famiglia Lancaster, Enrico VI, e il suo unico erede Edoardo morirono entrambi nel 1471, mentre l'ultimo re della famiglia York, Riccardo III, venne sconfitto e ucciso nella battaglia di Bosworth Field contro Enrico Tudor, il quale si proclamò discendente dei Lancaster e conquistò la Corona d'Inghilterra.
Enrico VII inoltre sposò Elisabetta di York, figlia del re Edoardo IV e nipote di Riccardo III, in modo da rafforzare il proprio debole diritto al trono. Infatti egli era discendente in linea femminile da un ramo illegittimo dei Lancaster, che era stato specificamente escluso dal trono da Enrico IV, primo re Lancaster. I legittimi discendenti dei Lancaster erano le case reali di Portogallo e di Castiglia.[1] Di questa unione è simbolo la cosiddetta "rosa Tudor", generata dall'unione della rosa bianca degli York e della rosa rossa, la quale però contrariamente a quanto si crede, non era un simbolo dei Lancaster, e la cui origine è oscura (forse un simbolo dei Beaufort che Enrico ereditò dalla madre).[2]
Insieme al già citato Enrico VII, suo figlio Enrico VIII e sua nipote Elisabetta I furono i tre principali sovrani ed esponenti della dinastia ed ebbero un ruolo molto importante nella trasformazione dell'Inghilterra da Paese della "periferia" europea dell'epoca medievale a potenza destinata a dominare gran parte del Pianeta nei secoli successivi.
I Tudor, infatti, estesero il loro dominio oltre la mera Inghilterra, governando anche sul Galles e sull'Irlanda. Nominalmente mantennero vive le storiche pretese della monarchia inglese sul trono di Francia, ma nessuno eccetto Enrico VIII vi si impegnò seriamente. Alla fine fu sua figlia Maria I ad abbandonare ogni pretesa su di esso quando perse l'ultimo avamposto inglese in Francia, Calais.
Dopo la morte senza eredi maschi del quindicenne Edoardo VI e il successivo regno delle sue due sorelle, Maria I e Elisabetta I, anch'esse morte senza eredi, la dinastia dei Tudor si estinse definitivamente nel 1603, portando sul trono inglese la Casa reale degli Stuart, già sovrani della Scozia.
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