Questo articolo mi sembra tendenzioso, in quanto non pone il problema della centralità dell'uomo nell'universo con la dovuta distanza.
Peraltro è abbastanza chiaro che tentare di ricavare la centralità dell'uomo dai dati scientifici è stato a lungo un sogno inseguito e mai realizzato, nè realizzabile.
Colui che attraversa tutte le strade ad occhi chiusi, dopo molti anni di attraversamenti, o è finito sotto un'auto, e allora non si domanda proprio niente, o è vivo e vegeto e sta elaborando delle complicate teorie che spieghino perché per l'appunto tutti i parametri delle traiettorie delle auto lo abbiano sistematicamente evitato.
Questa è la 'smontatura' di alcune applicazioni distorte del principio antropico è abbastanza banale e non sufficientemente sottolineata, secondo me.
- Questo articolo è in primo luogo mal scritto e mal impostato. In secondo luogo non espone chiaramente di che cosa si occupi e su che cosa si basi tale principio, in quanto sono state mischiate mezze definizioni a mezze critiche in un'unica broda indefinibile. Infine, per capire se il "tema della centralità dell'uomo nell'universo" è ben esposto, bisogna sapere che cosa intendere per centralità, esempio: dire che il sole è una stella di "medie dimensioni" equivale a dire che un uomo di 300+ Kg è un uomo di peso medio perché l'uomo più grasso è 600 Kg e quello più magro è 30 Kg. Centralità non significa stare al centro di qualcosa, ma stare in una condizione più o meno particolare; per questo tale termine(centralità) non fa parte del lessico del principio antropico, sarebbe fuorviante ed inesatto.--BRG (msg) 18:51, 20 ott 2008 (CEST)[rispondi]
- Ora l'articolo ha un aspetto più decente. Se qualcuno è a conoscenza di materiale pro o contro il principio è invitato a contribuire. In particolare per la sezione critiche, che è monopolizzata da filosofi e paleontologi (fisici e cosmologi sarebbero preferibili, così posso ridimensionare l'assurda parte di Bostrom).--BRG (msg) 00:25, 21 ott 2008 (CEST)[rispondi]