Donald Trump | |
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Ritratto ufficiale, 2017 | |
Presidente eletto degli Stati Uniti d'America | |
Vice presidente | J.D. Vance |
Predecessore | Joe Biden |
45º Presidente degli Stati Uniti d'America | |
Durata mandato | 20 gennaio 2017 – 20 gennaio 2021 |
Vice presidente | Mike Pence |
Predecessore | Barack Obama |
Successore | Joe Biden |
Dati generali | |
Partito politico | Repubblicano (1987–1999; 2009–2011; dal 2012) In precedenza: Indipendente (2011–2012) Democratico (1964–1987; 2001–2009) Riformista (1999–2001) |
Titolo di studio | Laurea in economia[1] |
Università | Wharton School of the University of Pennsylvania |
Professione | Imprenditore, politico |
Firma |
Donald John Trump (New York, 14 giugno 1946) è un politico, imprenditore e personaggio televisivo statunitense, 45º presidente degli Stati Uniti d'America dal 2017 al 2021. Avendo vinto le elezioni presidenziali del 2024 è il presidente eletto; il suo insediamento come 47º presidente è previsto per il 20 gennaio 2025.
Presidente della Trump Organization dal 1971, il suo patrimonio stimato ammonterebbe attorno ai 2,5 miliardi di dollari nel 2023[2]. Le sue strategie di gestione del marchio, i libri da lui scritti e pubblicati ed il suo stile di vita lo hanno reso un personaggio celebre, la cui fama è stata accresciuta da camei e partecipazioni in film e trasmissioni televisive.
Candidato alle elezioni presidenziali del 2016, ha battuto la sfidante democratica Hillary Clinton.[3] Le posizioni politiche di Trump sono state descritte come populiste, protezionistiche, isolazioniste, nazionaliste[4], razziste o di natura discriminatoria[5][6][7]. Durante la campagna elettorale e la sua presidenza, Trump ha fatto largo uso dei social network per diffondere notizie non supportate da fonti e teorie cospirazioniste[8].
In politica estera e immigratoria Trump ha assunto posizioni isolazioniste, imponendo il divieto di accesso negli Stati Uniti a cittadini provenienti da diversi Paesi a predominanza musulmana, promuovendo il rafforzamento del muro al confine tra Messico e Stati Uniti, rinegoziando l'Accordo nordamericano per il libero scambio e l'Accordo Stati Uniti-Messico-Canada e ritirandosi dal Partenariato Trans-Pacifico, dall'Accordo di Parigi e dall'Accordo sul nucleare iraniano. Nel 2019 è stato coinvolto in un nuovo scandalo, denominato Ucrainagate e l'anno successivo ha affrontato la pandemia di COVID-19, sottovalutando i rischi per la salute, ignorando o contestando le raccomandazioni di medici ed esperti e promuovendo false informazioni su trattamenti medici alternativi.[9][10]
Ricandidatosi alle elezioni del 2020, viene sconfitto dal rivale democratico Joe Biden. Si è rifiutato di riconoscere l’esito delle votazioni e la vittoria dello sfidante, annunciando ricorsi legali per presunti brogli. Tutti i ricorsi, tra cui il caso Texas contro Pennsylvania, sono stati respinti dagli organismi giudicanti di competenza. Per il suo incitamento ai manifestanti che hanno portato, il 6 gennaio 2021, all'assalto del Campidoglio[11] viene nuovamente messo sotto accusa per "incitamento all'insurrezione", diventando l'unico presidente nella storia del paese ad essere stato sottoposto a due procedure di impeachment, seppur sia stato assolto in entrambi i casi.[12] Tuttavia, nel dicembre 2022, la commissione d'inchiesta sui fatti di Capitol Hill ha raccomandato di perseguire penalmente Trump con l'accusa di aver ostacolato un procedimento ufficiale, di aver cospirato contro gli Stati Uniti e per aver incitato un'insurrezione.
Secondo alcuni sondaggi condotti tra storici e politologi americani, Trump sarebbe uno dei peggiori presidenti della storia statunitense.[13][14] Nel novembre 2022 ha annunciato la sua candidatura per le primarie repubblicane alle elezioni presidenziali del 2024. Nel marzo 2023, un gran giurì di Manhattan lo ha incriminato per 34 capi d'accusa per falsificazione di documenti aziendali, e a giugno un gran giurì federale lo ha incriminato per 37 capi d'accusa relativi al furto di documenti presidenziali contenenti informazioni nucleari e top-secret, che avrebbe dovuto cedere al National Archives and Records Administration dopo il termine del suo mandato presidenziale, il 20 gennaio 2021. Trump è il primo ex presidente nella storia americana ad essere stato incriminato.[15][16][17]
Viene nuovamente eletto presidente in seguito delle elezioni presidenziali del 2024,[18][19] sconfiggendo la candidata del Partito Democratico Kamala Harris (già vicepresidente uscente), e divenendo al contempo il secondo presidente degli Stati Uniti (il primo Repubblicano) eletto per due mandati non consecutivi, dopo Grover Cleveland nel XIX secolo;[20] è il primo candidato repubblicano vincitore del voto popolare dalle elezioni del 2004.[21]