Drappellone

Voce principale: Palio di Siena.
Il drappellone del Palio del 16 agosto 2009, realizzato da Giuliano Ghelli.

Il drappellone o Palio, chiamato dai senesi il "cencio", rappresenta il trofeo da consegnare alla Contrada vincitrice del Palio di Siena del 2 luglio e del 16 agosto.

Il Palio consiste in un dipinto originale su stoffa (seta) ed ha una dimensione particolare, quella di un rettangolo allungato; è sorretto in verticale su di un'asta alabardata bianca e nera e sormontato da un piatto d'argento e con due pennacchi bianchi e neri che scendono lateralmente. Il palio resta di proprietà della Contrada, così come l'asta e i pennacchi. Il piatto viene riconsegnato al Comune di Siena prima dei due Palii dell'anno successivo, dopo aver inciso il nome della Contrada e la data della vittoria nella parte posteriore. Esiste un piatto d'argento per il Palio di luglio e uno per il Palio d'agosto. I piatti vengono rinnovati all'incirca ogni dieci anni.

Il suo valore è unico, perché testimonia di un particolare periodo storico della città di Siena; ogni Palio ha riportato i simboli dei vari governi che l'hanno amministrata, dallo stemma del granducato di Lorena a quello dei Granduchi di Toscana, da quello sabaudo al Regno d'Italia, dall'epoca fascista alla Repubblica.

L'iter che un artista deve seguire nella realizzazione del Palio è rigido: si deve rispettare una precisa iconografia che prevede alcuni simboli sacri, in quanto il Palio di luglio è dedicato alla Madonna di Provenzano e quello di agosto all'Assunta. L'amministrazione provvede di volta in volta ad assegnare la pittura del Drappellone tramite concorso oppure, per motivi di opportunita o di urgenza, direttamente a un artista di fiducia (Art. 94 del Regolamento del Palio), solitamente a un senese per il 2 luglio, e a un artista di fama internazionale per il 16 agosto. Devono essere inoltre obbligatoriamente presenti gli stemmi del Comune, quelli dei Terzi della città, quello della provincia, quello della Repubblica di Siena e dei richiami ai simboli e/o ai colori delle 10 contrade in gara. Nessun limite invece sullo stile che l'artista può adottare. Viene presentato alla cittadinanza nel corso di una conferenza stampa nel Cortile del Podestà del Palazzo comunale una settimana circa prima della corsa ed è immediatamente oggetto di grande curiosità, in quanto si cerca di scorgere al suo interno dei particolari che "predìcano" quale sarà la contrada vincitrice.


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