Ducato di Castro | |
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Motto: Castrum civitas fidelis | |
Il Ducato di Castro. Dettaglio da una mappa di W.J. Blaeu (1640) | |
Dati amministrativi | |
Lingue parlate | Latino, italiano |
Capitale | Castro |
Dipendente da | Stato Pontificio |
Dipendenze | Contea di Ronciglione |
Politica | |
Forma di governo | Monarchia assoluta (ducato) |
Nascita | 1537 con Pier Luigi Farnese |
Causa | Bolla Videlicet immeriti di papa Paolo III |
Fine | 1649 con Ranuccio II Farnese |
Causa | Unito dal papa Innocenzo X alla provincia pontificia del Patrimonio di San Pietro |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Odierno Lazio nordoccidentale |
Massima estensione | 650 km² circa nel secolo XVI |
Popolazione | 6 000 abitanti circa nel secolo XVI |
Economia | |
Valuta | 1537-1548: paolo (unicorn), scudo, grosso (castrone), baiocchetto, quattrino |
Risorse | Agricoltura, allevamento |
Commerci con | Stato Pontificio |
Religione e società | |
Religione di Stato | Cattolicesimo |
Religioni minoritarie | Ebraismo |
Classi sociali | Nobili, clero, contadini, operai |
Ducato di Castro e altri possedimenti dei Farnese nel 1640 | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Stato Pontificio |
Succeduto da | Stato Pontificio |
Il ducato di Castro fu un feudo dell'Italia centrale, sorto come vassallo dello Stato Pontificio (di fatto indipendente) e retto dai Farnese. Costituito nel 1537, rientrò nel patrimonio di san Pietro nel 1649. Comprendeva una piccola fascia territoriale dell'attuale Lazio a ridosso della Toscana. Si estendeva dal mar Tirreno al lago di Bolsena, in quella striscia di terra delimitata dal fiume Marta e dal Fiora, risalendo fino all'affluente Olpeta, emissario del lago di Mezzano. Dipendeva da esso la contea di Ronciglione, mentre il ducato di Latera, che gli sopravvisse per diciannove anni, godeva di maggiore autonomia.[1] Attualmente le rovine della città di Castro fanno parte del comune di Ischia di Castro.