Il Ducato di Savoia nacque nel 1416 dall'elevazione a rango ducale della Contea di Savoia, Stato tenuto dalla dinastia dei Savoia e parte del Sacro Romano Impero fino al 1792 nella provincia dell'Alto Reno con pieno diritto di voto al Reichstag.
Il suo territorio propriamente detto comprendeva gli attuali dipartimenti francesi della Savoia e dell'Alta Savoia, ma in seguito all'espansionismo della sua omonima casa regnante finì per comprendere per sineddoche tutti gli altri possedimenti della dinastia facenti parte dello stato sabaudo, coprenti le odierne Alpi Marittime, la Valle d'Aosta, gran parte del Piemonte e la Contea di Ginevra in Svizzera, perduta poi a favore della Vecchia Confederazione Svizzera.
Il Ducato rimase conteso tra varie potenze per gran parte della sua storia, riuscendo, infine, con Emanuele Filiberto, a imporsi con fermezza nella scena politica italiana, pur appoggiandosi prima alla corona di Spagna, poi al Regno di Francia e infine all'Impero austriaco. Al termine della Guerra di successione spagnola, grazie al Trattato di Utrecht, essendo tra i vincitori, i Savoia ottennero la corona del Regno di Sicilia e il conseguente titolo regio nel 1713. I Savoia mantennero la sovranità sulla Sicilia fino al 1720 quando, a causa delle pressioni internazionali, dovettero accettare lo scambio col Regno di Sardegna il cui titolo, sempre per sineddoche, soppiantò i precedenti, anche se la enumerazione dei sovrani continuò a proseguire quella sabauda anche quando lo Stato, nel 1861, sarebbe diventato il Regno d'Italia, per creare peraltro il quale i territori ducali atavici vennero spontaneamente ceduti alla Francia.